A2 F – La Sardegna Marmi Cagliari vola a Milano per affrontare il Sanga

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© foto di Andrea Chiaramida

Si va a Milano e poi in casa contro Broni. La salvezza della Sardegna Marmi Cagliari potrebbe giocarsi in due gare, forse tre considerando la trasferta in casa del Salerno. Si comincia domani con la gara, difficile, quasi impossibile, della settima di ritorno, contro il Sanga Milano (palla a due alle 16:30). Si va a casa della quarta forza del campionato, in piena lotta per raggiungere la vetta della graduatoria del torneo di A2 femminile, attualmente occupata dal San Giovanni Valdarno, e che dista solo quattro punti. Sarà una sfida che Milano vorrà fare sua a tutti i costi, non solo per “vendicare” la sconfitta subita nella sfida d’andata a Cagliari (63-59) ma soprattutto per arrivare alla Techfind Final Eight di Coppa Italia, dal 7 al 9 marzo (prima deve affrontare la gara interna contro il Moncalieri), con il giusto spirito.

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Tutt’altro discorso invece va fatto per la Sardegna Marmi Cagliari. Il passo falso interno contro Torino ha pesato tantissimo. Una sconfitta che si poteva certamente evitare, centellinando le forze per rimontare un disastroso avvio di gara (19-5). Certo, bisogna evitare di guardarsi le spalle e pensare a ciò che è stato: nel bene e nel male. Messo alle spalle ciò che è stato occorre mettere in campo forze, tecnica, concentrazione e cuore verso le prossime decisive sfide di campionato. A partire da quella di Milano. Squadra che è reduce dalle vittorie esterne, rispettivamente sul campo Spezia (74-49) e Benevento (82-42), nel mezzo un turno di riposo “forzato” in quanto la gara contro Livorno della quinta di ritorno, è stata rinviata al 19 marzo. Il Sanga vuole tornare alla vittoria in casa, visto che si è dovuta arrendere nell’ultima sfida tra le mura amiche, quella del 25 gennaio scorso contro Broni: 60-64.

Milano è sicuramente una squadra dai grandi numeri che viaggia con una media in attacco di 70,5 punti a partita (Virtus 54,2) Ma in difesa, tenendo presente che il Sanga ha disputato una gara in meno, Milano e Virtus viaggiano alla stessa lunghezza: 58,9 Sanga e 58,8 Cagliari. Le vittorie sono 14 per Milano e 10 per la Virtus mentre per quanto riguarda il gruppo, la formazione allenata da Franz Pinotti, dispone di giocatrici di grande spessore come la guardia Susanna Toffali: 298 punti finora. Tra le compagne di squadra, la Virtus dovrà fare attenzione a Vittoria Allievi ala del 2003 (174 punti), all’esperienza del play Giulia Moroni (159),  e alle lunghe la lituana Laura Zelnyte (151 e 135 palloni recuperati sotto le plance) e Angelica Tibè (172 e 174 rimbalzi).

La Sardegna Marmi ha preparato la gara nei dovuti modi, rileggendo quelli che sono stati gli errori commessi nel corso della sfida con Torino  e partendo dal presupposto che Milano si deve affrontare con la stessa intensità e lo stesso spirito messa in campo sabato scorso nel corso degli ultimi tre quarti disputati contro la compagine piemontese. La gara contro il Sanga Milano è presentata da Gianmarco Inconi assistente tecnico di Fabrizio Staico.

– Gianmarco, si va a Milano con quale spirito?

“Sicuramente con lo spirito di chi sa di affrontare un’ottima squadra che è stata strutturata per primeggiare e che sta disputando il torneo per giocarsi il salto di categoria”

– Quindi un bell’osso duro?

“Indubbiamente, loro sono consapevoli del fatto che sono superiori sotto l’aspetto fisico e tecnico nei confronti della Virtus, ma ci siamo anche noi in campo”.

– Cioè?

“Anche noi della Virtus  siamo consapevoli del nostro valore  e della forza di un gruppo  che ci ha portato a sconfiggerle nella gara d’andata, giocando con molta probabilità la nostra migliore partita, pertanto: perché non riprovarci?”.

– La sconfitta contro Torino è arrivata inaspettata?

“Contro Torino di inaspettato c’è stato il nostro approccio al match. Nel primo quarto la squadra ha giocato con il freno a mano tirato. Non siamo state brave a far viaggiare la palla come il nostro solito e le scelte di tiro, diciamo che non erano sbagliate, ma sicuramente affrontate con poca fiducia, quasi col “braccino del tennista””.

– Poi lo staff tecnico, con in testa coach Staico, è riuscito a rimediare ma non è servito a far incassare i due punti”.

“Le parole di coach Staico, durante i time out, sono state importanti ed è bastata una scossa per toglierci quel macigno dalle spalle che ci portava all’errore. Si è rivista la squadra cinica e determinata capace di rialzare le percentuali”.

– Ma la rincorsa non vi ha permesso di conquistare i due punti?

“Purtroppo no. Siamo riusciti a tenere viva la gara per quasi tutto il resto del tempo, ma va dato merito a Torino che non ha mollato quando è andata in svantaggio e complici qualche nostra palla persa di troppo, hanno avuto la meglio”.

– Contro Milano ci sarà da lottare anche perché loro vorranno “vendicare” la sconfitta dell’andata?

“Si, chiaro, Milano vorrà “vendicare” la sconfitta, ma noi vogliamo e dobbiamo dimostrare che non è stata una casualità pertanto si lotterà su ogni palla con muscoli, intensità e soprattutto testa”.

– Secondo te la stanchezza comincia a farsi sentire?

“Non credo che ci sia un discorso di stanchezza. Contro Giussano, in trasferta, abbiamo cambiato la partita, dominandola dal terzo quarto in poi. Contro Torino, siamo volate dal secondo quarto in poi”.

– Quindi?

“Credo sia più una questione di testa, di fiducia nei propri mezzi. Le ragazze devono dimenticare l’errore appena commesso e pensare in positivo all’azione successiva, che questa sia difensiva o offensiva, senza sentire il peso di quell’errore”.

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