Emilia-Romagna, il piano della Regione per le famiglie: 20 milioni di euro in più per nidi, centri estivi e disabili

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di
Daniela Corneo

L’assessora al Welfare e Istruzione Isabella Conti: stanziamento senza precedenti. Si lavora sull’ostetrica a casa e per prolungare il calendario scolastico

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Nidi, centri per le famiglie, centri estivi, studenti con disabilità, ostetriche a casa. E poi un «lavoro» sul calendario scolastico. L’assessora regionale al Welfare e all’Istruzione Isabella Conti aveva promesso di far sentire il suo peso in viale Aldo Moro sui temi della famiglia, della natalità e della conciliazione vita-lavoro ed ecco entrare nel bilancio della Regione quasi 20 milioni di euro in più dedicati ai temi che ha sempre avuto cari anche da sindaca del Comune di San Lazzaro. «È uno stanziamento senza precedenti», ha rivendicato ieri lei presentando le sue linee di mandato.

Nel dettaglio: si passa da 12 a 18 milioni sulla disabilità a scuola, da 7 a 10 milioni sui centri estivi, da 28 a 30 milioni per abbattere le rette dei nidi (suo grande cavallo di battaglia a San Lazzaro) , da 2 a 3 milioni per sostenere i neo genitori; a questi si aggiungono i 15 milioni (dagli attuali 11) per i servizi 0-3. Ma oltre ad aggiungere risorse, Conti ha voluto introdurre anche nuovi servizi, come quelli nei centri per le famiglie che sono 42 in tutta l’Emilia-Romagna e già forniscono aiuti su diversi fronti: si va dai laboratori per genitori e figli insieme per favorire il dialogo nelle famiglie con adolescenti al supporto con professionisti per genitori che stanno vivendo una crisi di coppia, ma sono previsti anche gruppi di mutuo aiuto tra famiglie. «Vogliamo fare in modo che le coppie che si stanno separando — spiega l’assessora Conti — lo possano fare nel massimo dell’armonia per il bene dei figli e per la salute dei genitori».




















































Per venire incontro alle famiglie nella lunga (e complessa) pausa estiva, poi, viale Aldo Moro ha previsto un aumento del 42% dei fondi per i centri estivi, strumento diventato ormai indispensabile per i genitori stretti tra le esigenze lavorative e la cura dei figli. «Per la prossima estate — promette Conti — proviamo a non lasciar fuori nessun bambino dai centri estivi. Un vecchio proverbio africano dice che per crescere un bambino serve un villaggio, noi lo abbiamo completamente perso, ma la Regione lo sta ricreando, con nidi, ostetriche a domicilio al momento della nascita su cui stiamo lavorando e che farà parte della nuova legge di contrasto alla denatalità».

Ed è proprio sulla legge per la denatalità che ieri a Conti è arrivato il plauso dall’«avversaria» Elena Ugolini di Rete civica. «Davanti a una domanda ben precisa — dice Ugolini — se c’era seriamente l’intenzione di costruire insieme una legge per la natalità e la famiglia attraverso un intergruppo consiliare, l’assessora mi ha detto sì, un dato positivo e un buon punto di partenza». Ma restano delle criticità da affrontare per Ugolini: «In questo momento sullo 0-3 c’è il massimo degli aiuti alle famiglie, alle donne e ai genitori, ma la domanda che resta aperta, dopo la presentazione di Conti delle due linee di mandato è che cosa si farà dai 3 ai 6 anni. Verrà fatta ancora questa ripartizione favorevole allo 0-3? E in che modo verrà aiutata la genitorialità anche dopo i 6 anni?». Intanto però, sulla fascia 0-3, il primo obiettivo di Conti, il cui sogno più volte dichiarato è di renderli gratuiti per tutti, è di «contribuire ad azzerare le liste d’attesa durante la legislatura, visto che oggi ci sono 5.000 bimbi in attesa».

Quanto alla scuola Conti annuncia che verrà incrementato il fondo regionale a favore di Comuni e Unioni per sostenere il processo formativo di ragazzi con disabilità, favorendo la transizione scuola-lavoro o scuola-università: si passerà, come detto, dai 12 ai 18 milioni. Ma non solo: Conti intende rimettere mano al calendario scolastico: apre allo «spring break», la pausa primaverile sul modello del nord Europa, e alla possibilità di «prolungare la scuola a giugno e settembre» come chiedono da anni le famiglie. Intanto la Regione continuerà a puntare su «Scuole aperte», il progetto per aprire la scuola al pomeriggio.

Il prossimo 23 maggio al Tecnopolo, infine, si terrà la prima edizione degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza, dove si affronterà in particolare il tema del rapporto con il digitale. «Indagheremo con grande attenzione — spiega Conti — il tema dell’impatto dei device sullo sviluppo del cervello dei bambini e sull’affettività e la relazione. Ma anche sul rapporto genitori-figli». Gli Stati generali, annuncia poi, diventeranno un appuntamento annuale, così come annuale sarà un grande forum sulla scuola e l’educazione previsto per fine ottobre 2025.
daniela.corneo@rcs.it


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21 febbraio 2025 ( modifica il 21 febbraio 2025 | 17:16)

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