Pubblicato il rapporto dell’ARERA che analizza l’andamento del mercato dell’energia elettrica e del gas in Italia, con dati aggiornati alla fine del 2024. Offerte a prezzo fisso in minoranza rispetto quelle a prezzo variabile e mercato libero meno conveniente della tutela per tutti i clienti tipo (salvo alcune eccezioni)
Come sta andando il mercato al dettaglio di luce e gas in Italia? In un momento come quello attuale in cui la volatilità dei prezzi del gas getta lunghe ombre sulla sicurezza energetica, è bene avere un quadro chiaro della situazione.
A fornirlo è ovviamente l’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, con la pubblicazione del suo Rapporto di monitoraggio. Il documento, indirizzato al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al parlamento, si focalizza sull’evoluzione dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas. Offrendo approfondimenti verticali sui cambi di fornitore, il comportamento dei consumatori, l’andamento dei prezzi offerti ai clienti finali, la trasparenza e la pubblicità delle offerte.
Il risultato è una fotografia del settore alla fine del 2024 che mostra su alcuni aspetti un certo dinamismo.
I dati del mercato al dettaglio di luce e gas
Il primo dato ad emergere è forse il più scontato: il passaggio al mercato libero, sia per l’energia elettrica che per il gas, è continuato a ritmo sostenuto. Per la precisione a settembre 2024 nel segmento elettrico il mercato libero contava il 77,9% dei clienti domestici e 86,6% dei clienti “Altri usi”.
In quello del gas l’86,3% dei clienti domestici, 99% dei condomini uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc.
“Nonostante persista una certa disomogeneità nel territorio nazionale in merito alla consistenza del mercato libero, per entrambi i settori a settembre 2024, ultima rilevazione disponibile, una quota maggioritaria e significativa dei clienti, sia domestici che non domestici, ha scelto un contratto di libero mercato nella gran parte delle regioni e delle province italiane”.
Ma volendo scendere di dettaglio i clienti domestici risultano così suddivisi:
- Energia elettrica: 61% non vulnerabili (50% mercato libero, 11% Servizio a Tutele Graduali), 39% vulnerabili (27,9% mercato libero, 11,1% Maggior Tutela).
- Gas: 60,5% non vulnerabili (60,2% mercato libero, 0,3% servizi di ultima istanza), 39,5% vulnerabili (26,1% mercato libero, 13,1% ST vulnerabili, 0,3% servizi di ultima istanza).
Il rapporto sottolinea anche come il mercato libero sia scelto da tutte le attività economiche e commerciali nel segmento elettrico connesse in bassa tensione (BT) e per almeno il 95% delle realtà in quello del gas. La restante parte è servita nei servizi di Fornitura di Ultima Istanza, FUI, e di Fornitura di Default su rete di distribuzione, FDD.
Le offerte: mercato libero vs. mercato tutelato
Il dato sui prezzi nel mercato al dettaglio di luce e gas rimane sicuramente il più interessante. In questo caso il report ARERA mette a confronto le offerte disponibili valutando anche il potenziale risparmio annuo ottenibile con il mercato libero rispetto il servizio di tutela. Il risultato? A dicembre 2024 le offerte a prezzo variabile risultavano ancora una volta la maggioranza tra quelle disponibili, in linea con le analisi passate. “La disponibilità relativa delle offerte a prezzo fisso è ancora minoritaria ma sta gradualmente aumentando col ridursi della volatilità dei prezzi all’ingrosso”, scrive l’ARERA.
Nel complesso tuttavia i servizi di tutela permettono ancora un risparmio maggiore. Per la precisione nel settore elettrico, esistono offerte del mercato libero (sia a prezzo fisso che a prezzo variabile) più convenienti della tutela, ma sono davvero poche. La tutela invece è stata influenzata positivamente dalla componente PPE con segno negativo.
Discorso non troppo dissimile per il gas: solo in misura estremamente limitata, vi sono offerte disponibili più convenienti del ST vulnerabili, sia a prezzo fisso che variabile.
Alcuni numeri nel dettaglio
L’analisi dell’ARERA si concentra quindi sul 10% delle offerte più economiche disponibili sul mercato libero, considerate le più competitive.
Offerte elettriche a prezzo variabile: Nel 2024, mostrano una spesa annua superiore rispetto alla Maggior Tutela per tutte le tipologie di clienti domestici monitorate, con un andamento simile a quest’ultima. Il valore più basso è stato registrato a marzo 2024, seguito da un aumento progressivo nel corso dell’anno.
Esempio clienti domestici:
- Cliente tipo residente (2.000 kWh/anno, 3 kW): 597,43 € (offerta variabile) vs 495,74 € (Maggior Tutela).
- Cliente tipo residente (2.700 kWh/anno, 3 kW): 758,61 € (offerta variabile) vs 632,72 € (Maggior Tutela).
Esempio clienti BT Altri usi:
- Cliente tipo (4.000 kWh/anno, 6 kW): 1.653,52 €.
- Cliente tipo (12.000 kWh/anno, 15 kW): 4.452,02 €.
Offerte elettriche a prezzo fisso: anche quelle più competitive, risultano meno convenienti della Maggior Tutela per i clienti domestici.
Esempio clienti domestici:
- Cliente tipo residente (2.000 kWh/anno, 3 kW): 609,07 € (offerta fissa) vs 495,74 € (Maggior Tutela).
- Cliente tipo residente (2.700 kWh/anno, 3 kW): 664,52 € (offerta fissa) vs 632,72 € (Maggior Tutela).
Esempio clienti BT Altri usi:
- Cliente tipo (4.000 kWh/anno, 6 kW): 1.561,44 € (offerta fissa).
- Cliente tipo (12.000 kWh/anno, 15 kW): 4.184,53 € (offerta fissa).
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