con la bonifica andremo in dissesto, la Regione lo sa e non fa nulla – Il Caffe

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Sulla questione della discarica di Sant’Apollonia di Aprilia la patata bollente alla fine è rimasta in mano al Commissario Straordinario Paolo D’Attilio che ora, per continuare con i modi dire, ha una bella gatta da pelare.

Discarica di Aprilia, una vera ‘patata bollente’

In Parlamento la patata sembrava averla servita bella bollente il gruppo dei Verdi al Governo Meloni, che ora avrebbe dunque dovuto metterci la faccia. Ma non sembra, al momento, che il Governo si sia impegnato molto, se non nel passare il tubero fumante alla Regione Lazio.

La patata, sempre più bollente, è finita quindi in mano all’assessore ai Rifiuti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, che si è affrettato a emettere un comunicato con cui ha dichiarato:

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“La Regione Lazio ha fin da subito attivato tutte le procedure previste dalla legge che impone all’Ente indicato dallo Stato di individuare il soggetto attuatore dell’intervento.

Il Comune di Aprilia si è impegnato ad attuare l’intervento, anche con il supporto tecnico amministrativo della Regione Lazio. I fondi stanziati dallo Stato sono a disposizione del Comune”.

Per la cronaca, l’impegno del Comune di Aprilia risale al 2023. Poi non ci fu accordo con le società proprietarie del sito da bonificare. I cancelli rimasero chiusi: niente bonifica.

A seguire arrivarono le note vicende di cronaca con arresto del sindaco e dimissioni del Consiglio Comunale.

La patata, che più passa il tempo e più si riscalda, passando di mano in mano, è arrivata quindi in quelle del Commissario D’Attilio.

Dal Governo, alla Regione Lazio, al Commissario di Aprilia

Ora D’Attilio non ci sta ad apparire come quello che sta ostacolando la bonifica.

Infatti i contatti con la Regione Lazio sul tema della discarica di Sant’Apollonia sono stati numerosi.

Il Commissario ha chiesto rassicurazioni perché ci sono cose che non quadrano e rischiano addirittura di mandare in dissesto le casse già sofferenti di Aprilia. O addirittura lo stesso Commissario potrebbe essere accusato di danno erariale per milioni di euro.

Il problema è presto detto.

La ditta che dovrebbe fare la bonifica (in realtà si tratta solo di messa in sicurezza) ha bisogno di 27 mesi per effettuare i lavori della bonifica.

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I 14 milioni del PNRR sono condizionati dalla scadenza del marzo 2026. Entro quella data bisogna finire tutti i lavori, altrimenti… niente soldi.
Facile fare i conti: se pur cominciassero a bonificare domani, i lavori terminerebbero ad aprile 2027, 14 mesi oltre il limite.

Tutto ciò sperando anche che le ditte proprietarie del terreno aprano i cancelli oppure si riesca ad entrare con un atto di forza. Perché è facile anche prevedere il coinvolgimento in questa storia delle aule di Tribunale, con ricorsi al Tar che allungherebbero ancora di più i tempi.

Aprilia rischia il dissesto, anzi è quasi certo se non cambia qualcosa

Quindi se si va oltre il limite, i soldi del PNRR non sarebbero più a disposizione.
Chi pagherebbe allora per i lavori già fatti o da completare?

Tutti i soldi già spesi diventerebbero a carico del Comune di Aprilia. 14 milioni di euro non sono uno scherzo, saremmo davanti a un sicuro dissesto finanziario.

E poiché il Commissario D’Attilio è già stato informato ufficialmente di queste dinamiche, non può dire che non conosceva il rischio e si prefigurerebbe addirittura una sua imputazione per danno erariale.

Ecco perché il Commissario non procede. Magari, avendo operato anche ad Avellino, ha assorbito un po’ di cultura irpinopartenopea della serie “Acca’ nisciuno è fess”.

La Regione Lazio fa finta di non capire

Dalla Regione Lazio D’Attilio avrebbe ottenuto rassicurazioni che poi in qualche modo i soldi si troverebbero per tappare l’enorme buco di 14 milioni di euro. A parole però sono tutti bravi.
Perché in Regione non firmano un documento che metta nero su bianco questo impegno?

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E proprio questo D’Attilio torna a chiedere pubblicamente con una lettera indirizzata all’assessore Ghera della Regione Lazio: dateci garanzie che per i soldi garantite voi, ma fatelo ufficialmente, non con promesse.

La bonifica che non si farà

In conclusione (continuando con i modi di dire più popolari) nessuno vuole rimanere col cerino in mano.

E così è probabile che 14 milioni di euro saranno buttati al vento. L’inquinamento nella discarica di Aprilia continuerà ad espandersi nel terreno e nelle falde d’acqua della zona.

E per rimetterci le mani, semmai qualcuno possa averne la forza, bisognerà trovare un bel mucchio di soldi pubblici, cioè delle nostre tasche. In alternativa Aprilia può tenersi la discarica e l’altissimo tasso di tumori tra la popolazione.

Pubblichiamo la lettera inviata dal Commissario Straordinario del Comune di Aprilia Paolo D’Attilio indirizzata alla Regione Lazio.

La lettera del Commissario alla regione Lazio

Spett.li
Regione Lazio
– Assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo
dei rifiuti, Demanio e Patrimonio
C.A. Ass. Fabrizio GHERA

– Direzione Ciclo dei rifiuti
Area Bonifica dei siti inquinati
C.A.Ing. Wanda D’Ercole

Con riferimento a quanto in oggetto si rappresenta quanto di seguito.

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Il Commissario straordinario del Comune di Aprilia Paolo d'AttilioIl Commissario straordinario del Comune di Aprilia Paolo d'Attilio
Il Commissario straordinario del Comune di Aprilia Paolo d’Attilio

Dopo l’incontro tenutesi l’ 11 febbraio u.s. presso gli uffici regionali, lo scrivente ha nuovamente richiesto, al fine di accertare le reali possibilità di assolvere agli impegni di cui all’accordo del 25 gennaio 2024, alla Sogesid – società partecipata del Ministero dell’Ambiente che aveva in precedenza comunicato alla Regione Lazio, in ragione delle proprie prerogative istituzionali, l’interesse ad avviare una fattiva collaborazione volta a finalizzare il processo di realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani ricadenti nel territorio regionale – uno schema di convenzione da sottoscrivere per l’affidamento delle attività, una quantificazione delle spese, un cronoprogramma e l’esistenza di eventuali criticità da superare.

A tal riguardo si ricorda che in data 29 luglio 2024 tecnici del Comune di Aprilia e della citata società hanno già effettuato un sopralluogo, presso l’area di Santa Apollonia, al fine di verificare lo stato dell’area dell’intervento e, sulla base delle risultanze, procedere alla sottoscrizione di una convenzione disciplinante l’affidamento ai sensi di legge, da parte del Comune di Aprilia, alla SOGESID S.p.A., delle attività tecnico-specialistiche funzionali alla progettazione e realizzazione degli interventi di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza e/o bonifica delle aree.

La SOGESID con nota prot.n°16272 del 12.02.2025, che si allega per opportuna conoscenza alla presente, nel trasmettere uno schema di convenzione, ex art. 250 del D.Lgs. n. 152/2006, definito sulla base dell’impianto, ha innanzitutto evidenziato, come condizione imprescindibile per procedere all’affidamento dei servizi per l’esecuzione delle preliminari attività di indagine e progettazione propedeutici alla realizzazione dell’intervento oggetto di finanziamento pubblico (PNRR), sia la sottoscrizione di un accordo tra l’Ente e i privati proprietari delle aree, diretto a consentire e disciplinare l’occupazione, l’accesso, il transito delle aree del sito di Santa Apollonia e l’avvio delle attività.

Com’è noto, la richiesta formulata dal Comune di Aprilia, alle Società “GAL” e “FRALES”, con nota prot. n. 57307 del 27 maggio 2024, di sottoscrizione in tal senso di un accordo con il soggetto pubblico esecutore dell’intervento non è stata riscontrata positivamente dalle stesse (vedi nota della Società Frales in allegato).

La Sogesid, nella stessa nota di risposta, ha altresì fatto presente che le tempistiche di realizzazione dell’intervento – oltre 27 mesinon consentono di garantire l’ultimazione dei lavori entro i tempi fissati dal PNRR.

Pur comprimendo al massimo le tempistiche endogene la Società ha ribadito che sussistono fattori esterni di natura procedurale e normativa che determinano l’oggettiva impossibilità di garantire l’ultimazione
dell’intervento entro i tempi fissati dal PNRR.

Altro fattore da tenere presente è che la Sogesid andrà comunque remunerata per tutte le attività che svolgerà a prescindere che l’intervento riesca ad essere completato entro i tempi del PNRR e, quindi, anche nel caso della perdita del relativo finanziamento.

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In caso di mancata realizzazione del progetto o di parte di esso entro i termini previsti, l’Unità di Missione del PNRR provvederà, con proprio provvedimento unilaterale, alla riduzione o revoca del finanziamento con restituzione delle somme già corrisposte.

La revoca del finanziamento esporrebbe, di fatto, il Soggetto attuatore esterno a far fronte con proprie risorse alle lavorazioni già eseguite e non ancora liquidate nonché a tenere indenne l’Appaltatore da eventuali altre spese già sostenute e dal danno da mancato guadagno.

Risulta evidente che tutto ciò pregiudicherebbe irreversibilmente gli equilibri di bilancio di questo Comune, peraltro già precari, determinando un disavanzo che porterebbe ad un inevitabile dissesto.

L’intervento di messa in sicurezza e/o bonifica del sito di Sant’Apollonia è sicuramente di primaria importanza per la città di Aprilia e per la sua comunità per cui si rende necessario, nel caso in cui i lavori non abbiano termine entro marzo 2026, trovare ed assicurare al Comune, sin da subito, coperture alternative rispetto al finanziamento di cui trattasi nell’ipotesi di revoca dello stesso.

Premesso quanto sopra, fatto salvo la facoltà di codesta Regione a sostituirsi nel procedimento di bonifica e ripristino ambientale del sito orfano in questione, si conferma la disponibilità dell’Ente ad avviare le attività in qualità di soggetto esterno qualora siano trovate soluzioni alle criticità evidenziate.
Si resta in attesa di cortesi notizie al riguardo.

Il Commissario straordinario
Paolo D’Attilio

 

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