Il 2025 segna una svolta importante: la certificazione energetica cambia pelle, e con essa cambiano gli obblighi per chi vende, affitta o semplicemente vuole evitare di trovarsi con una casa fuori mercato.
Nuove Normative: Il Giro di Vite sulla Certificazione Energetica
L’Europa ha imposto nuove regole, e l’Italia deve adeguarsi. La Direttiva “Case Green” (EPBD) ha fissato obiettivi chiari: entro il 2030, gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E, e per il 2033 dovranno salire alla classe D. La strada verso l’efficienza è tracciata, e non si torna indietro.
La classificazione energetica subirà un riassetto. Dimenticate le vecchie scale e i criteri confusi: ora si passa a un sistema più lineare, con lettere dalla A alla G. La classe A rappresenterà il top dell’efficienza, mentre la G verrà riservata al 15% degli edifici peggiori sotto il profilo energetico. E proprio qui arriva il nodo: chi si trova nella fascia più bassa dovrà intervenire, perché restare immobili significa perdere valore e opportunità.
Gli immobili pubblici e quelli non residenziali avranno obblighi ancora più stringenti. Si parla di scadenze anticipate e di un processo di adeguamento forzato. In sostanza, chi non si adegua ora, tra qualche anno si troverà in un mercato immobiliare che penalizza pesantemente chi ha ignorato questi aggiornamenti.
Gli Interventi Necessari per Adeguarsi
Per salire di classe energetica servono interventi strutturali. Isolamento termico, infissi di nuova generazione, impianti di riscaldamento ad alta efficienza: queste sono le parole d’ordine per chi non vuole rimanere indietro. Il vecchio concetto di “mettere in regola l’immobile” oggi significa molto di più.
Uno degli interventi più richiesti è l’installazione di pompe di calore al posto delle tradizionali caldaie a gas. Non è solo una scelta sostenibile, è un passaggio obbligato: gli incentivi del 2025 non coprono più sistemi di riscaldamento a combustibili fossili. Chi continua a investire su vecchie caldaie rischia di fare un buco nell’acqua.
L’isolamento dell’involucro edilizio è un altro punto chiave. Muri ben coibentati significano meno dispersione termica e, quindi, un miglior punteggio energetico. Anche il fotovoltaico continua a giocare un ruolo di primo piano. L’energia autoprodotta fa la differenza nel calcolo dell’APE, oltre a garantire un risparmio tangibile sulle bollette.
Incentivi 2025: Come Risparmiare sugli Interventi
Adeguarsi ha un costo, ma chi si muove per tempo può contare su una serie di agevolazioni fiscali. La Legge di Bilancio 2025 ha ridefinito le detrazioni, mantenendo l’Ecobonus per chi investe in efficienza energetica.
Nel dettaglio:
- 50% di detrazione per gli interventi sulle prime case
- 36% per le seconde case e altri immobili
- Nel 2026 e 2027 le percentuali scenderanno rispettivamente al 36% e al 30%
Il Superbonus, invece, è ormai ridimensionato, e ottenere il 70% o più di agevolazione è riservato solo a specifiche categorie di intervento. Attenzione alle scadenze e alle modalità di richiesta, perché il margine di errore è ridotto.
Un’altra opportunità è rappresentata dai fondi europei per la transizione ecologica, che mettono a disposizione contributi a fondo perduto per la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati. Ma i fondi non sono infiniti, e chi arriva tardi rischia di restare fuori dai giochi.
Procedura per la Certificazione Energetica
Ottenere l’APE non è solo un passaggio burocratico. Serve un tecnico abilitato, che effettui un sopralluogo e analizzi tutti gli aspetti energetici dell’edificio: isolamento, serramenti, impianti di climatizzazione, sistemi di produzione energetica. Non si tratta di una semplice formalità, ma di un documento che può incidere sul valore dell’immobile.
La certificazione deve poi essere registrata nel Catasto Energetico Regionale. In Lombardia, ad esempio, è obbligatorio che il documento venga inserito nei registri ufficiali, e ogni variazione significativa dell’edificio comporta l’obbligo di aggiornare l’APE.
ACE Consulting Certificazione Energetica: Un Partner Affidabile per la Certificazione Energetica
In un panorama di norme in continua evoluzione, affidarsi a chi sa esattamente come muoversi è fondamentale. ACE Consulting Certificazione Energetica, con sede a Milano, si è affermata come un punto di riferimento per la certificazione energetica. Rapidità e precisione sono i loro punti di forza: sopralluoghi entro 72 ore e certificazione pronta in 3-4 giorni.
Trasparenza totale sui costi: per un bilocale fino a 70 mq, ad esempio, il prezzo è di 135€ IVA inclusa. Questo comprende sopralluogo, registrazione nel catasto energetico e il rilascio dell’attestato. Nessuna sorpresa, nessun costo nascosto.
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Conclusione: Chi Non Si Adegua Resta Indietro
La certificazione energetica non è più un dettaglio. È una questione di valore immobiliare, di rispetto delle normative e di accesso agli incentivi. Chi oggi investe in efficienza energetica avrà un immobile competitivo sul mercato e spese ridotte nel tempo. Chi aspetta troppo, invece, si ritroverà con un edificio obsoleto, difficile da vendere o affittare, e senza accesso ai bonus fiscali.
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