CONTROLLI SULLE STRADE
Dopo la tragedia di Creazzo intensificati gli accertamenti. «L’auto è un’arma che può uccidere come una pistola»
Controlli sulle strade: gli accertamenti delle forze dell’ordine saranno intensificati in città e in provincia dopo la tragedia di Creazzo ARCHIVIO
Controlli sulle strade: gli accertamenti delle forze dell’ordine saranno intensificati in città e in provincia dopo la tragedia di Creazzo ARCHIVIO
Intensificare i controlli e fermare chi si è messo alla guida ubriaco o drogato. Nei giorni scorsi la piccola Lea, di appena dieci anni, è stata investita e uccisa da un suv con, alla guida, un 56enne ubriaco. Ecco quindi che dopo la tragedia di Creazzo la prefettura ha inviato una circolare alle forze dell’ordine e ai sindaci chiedendo, appunto, di potenziare posti di blocco e accertamenti “con particolare riferimento alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, al fine di prevenire il ripetersi di episodi analoghi”.
Del resto i numeri non lasciano spazio all’ottimismo. Lo scorso anno, solo per quanto riguarda l’attività della polizia locale di Vicenza, quindi si tratta di cifre parziali, 50 persone sono state indagate per guida in stato di ebbrezza, 3 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, altre 3 per guida senza patente.
Il nuovo codice
Da alcune settimane per i trasgressori le conseguenze sono più pesanti. Il nuovo Codice della strada è infatti entrato in vigore lo scorso 14 dicembre. Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, le principali novità sono relative soprattutto all’inasprimento delle sanzioni. Il limite massimo di tasso alcolemico consentito è di 0,5 grammi per litro di sangue, che scende a zero per conducenti professionali e neopatentati. Chi viene sorpreso alla guida con un valore tra 0,51 e 0,8 riceve ora una multa compresa tra 573 e 2.170 euro e si vede sospendere la patente da 3 a 6 mesi. Oltre questa soglia, si configura anche un reato. Se il tasso è tra 0,81 e 1,5 scattano l’ammenda tra 800 e 3.200 euro, l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro prevede una multa tra 1.500 e 6 mila euro, l’arresto da 6 mesi a un anno e la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Tutte le violazioni comportano inoltre la decurtazione di 10 punti dalla patente mentre, in caso di recidiva, le sanzioni aumentano.
Ma non è finita qui. Chi viene condannato per guida in stato di ebbrezza con un tasso superiore a 0,8 grammi per litro di sangue, ma anche i recidivi con qualsiasi valore, dovrà installare obbligatoriamente a bordo della propria vettura l’alcolock.
Guidare un’auto è come avere un’arma in mano
«Lo ripetiamo sempre e continueremo a farlo. Guidare un’auto è come avere un’arma in mano. Entrambe possono uccidere» considera Francesco Carè, segretario dell’associazione no profit “Angeli sconosciuti”, che vede al lavoro molte persone che hanno una lunga esperienza alle spalle come soccorritori (lo stesso Carè è stato autista soccorritore di ambulanza per oltre 25 anni) e che punta molto sulla promozione di una cultura della sicurezza stradale tra i giovani con incontri nelle scuole.
L’educazione stradale è fondamentale
«L’educazione è fondamentale: bisogna far capire ai giovani l’importanza della prevenzione in auto, in bici, a piedi, in moto, sui monopattini – spiega -. Il rispetto delle norme, il non tralasciare nulla quando si parla di sicurezza è fondamentale per salvarsi la vita. Si è portati a pensare che certe cose accadano solo agli altri. Non è così: possono succedere a tutti. Possiamo diventare vittime in un attimo. E non dimentichiamo un altro aspetto. Si calcola che nel 90% dei casi gli incidenti sono riconducibili a fattori umani e, quindi, potrebbero essere evitati».
«Un altro aspetto sul quale ci battiamo è quello della certezza della pena per chi viene condannato per aver guidato sotto l’effetto di alcol e droga – continua -. Spesso invece non viene scontata realmente. Bene dunque la stretta del nuovo codice, a patto che chi commette reati sconti la pena e paghi multe salatissime».
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