Il tranese Alessandro Botta è il nuovo responsabile tecnico giovanile della Federazione Italiana Triathlon (FITri) della Puglia

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Alessandro Botta è un giovane tranese di 26 anni, lavoratore autonomo nel settore edile, volontario impegnato in questioni ambientali e social e appassionato di sport. Da poco Alessandro ha assunto la prestigiosa carica di responsabile tecnico giovanile della Federazione Italiana Triathlon (FITri) della Puglia. L’abbiamo incontrato, L’intervista è stata realizzata dalla giornalista Carla Anna Penza.

D. Cosa ti ha spinto a iniziare a praticare il triathlon e come hai affrontato la pausa forzata a causa del Covid?
Nel 2018 ho iniziato ad allenarmi per diventare un podista. Nel settembre 2019 mi sono tesserato all’associazione sportiva dilettantistica Atletica Tommaso Assi & Triathlon Team, ed ho partecipato a numerose gare, tra cui 5 km, 10 km e mezza maratona, ottenendo anche qualche podio di categoria. Tuttavia, il Covid ha interrotto la mia continuità nelle gare e negli allenamenti. La pausa forzata dovuta al Covid è stata lunga, ma mi mancava così tanto questo sport che ho trovato ogni modo possibile per allenarmi. Quando le restrizioni sono diventate più leggere nel novembre 2020, ho deciso di acquistare una bici da corsa, seguendo le orme di mio padre, ciclista da circa 15 anni. Mi sono tesserato nell’associazione cicloturistica Avis Bisceglie, da lì è nata una vera e propria passione per la bici.

D. Come è nata la tua esperienza come tecnico e quali sfide hai affrontato nel percorso che ti ha portato a diventare Responsabile Tecnico Giovanile della Puglia?
Nel 2021 ho ricevuto una proposta dal Coordinatore tecnico macro area Sud della Fitri, Mastrofilippo Antonello, di fare da supporto tecnico al settore giovanile triathlon della Assi Trani. Ho accettato con entusiasmo e ho iniziato il percorso come tecnico. Contemporaneamente, ho intrapreso gli studi per diventare tecnico, sia per la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) che per la Fitri, affrontando mesi di studio teorico, pratico, esami, tirocini e stage. Nel settembre 2023 sono diventato responsabile tecnico del settore giovanile della Asd Atletica Tommaso Assi Triathlon Team (TA3T), gestendo circa 16 atleti. Insieme alla dirigenza, composta dal presidente Dott. Giovanni Assi, dall’allora consigliere Fitri Paolo Manno e dal responsabile Age Group Giampiero Angelilli, non ho avuto difficoltà nella gestione del settore giovanile, poiché mi hanno sempre supportato. Durante questi due anni, il Team ha raggiunto il 4º posto al circuito interregionale Sud e il secondo posto al Trofeo Sviluppo 2024. Inoltre, ho partecipato come tecnico al raduno di macro area Sud a Casarano. Nel gennaio 2025, ho ricevuto una proposta da Alberto Casadei, che, dopo una riunione con i referenti regionali, mi ha offerto il ruolo di Responsabile Tecnico Giovanile della Puglia. All’inizio, l’idea mi ha spaventato, ma poi ho deciso di accettare, motivato dalla mia esperienza e dalla voglia di lasciare un’impronta nei giovani atleti che incontrerò in questa nuova posizione.

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D. In che modo le attività sociali e ambientali che promuovi influenzano la crescita dei tuoi atleti, sia sul piano sportivo che personale?
Fin dal 2018 ho cercato di unire la mia passione per lo sport con l’impegno in attività ambientali e sociali. Ogni anno, coinvolgo i miei atleti in iniziative come le consegne alimentari durante le festività natalizie per le famiglie in difficoltà, la piantumazione di alberi per proteggere l’ambiente, e le campagne federali. Partecipo anche alle passeggiate ecologiche organizzate dalla FIAB, di cui sono vicepresidente. Grazie allo sport e alle attività sociali ho visto i miei atleti sviluppare un forte rispetto per sé stessi, per gli avversari e per l’ambiente che ci ospita. Lo sport, infatti, non è solo importante per la salute, ma aiuta anche a creare legami tra i giovani, offrendo loro l’opportunità di fare nuove amicizie, condividere esperienze e imparare la disciplina. Tuttavia, praticare questo sport a livello locale non è sempre facile. Senza una pista di atletica leggera e con scarsa attenzione da parte degli automobilisti nei confronti dei ciclisti, non è semplice allenarsi. Nonostante queste difficoltà, cerchiamo di sfruttare ogni angolo libero della città per praticare il nostro sport.





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