Reggio Calabria capitale della cultura, tutte le idee di “Cuore del Mediterraneo” per conquistare la giuria

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Si avvicina il giorno dell’audizione con cui il Comune di Reggio Calabria proporrà al ministero il progetto Cuore del Mediterraneo per guadagnare il titolo di Capitale della cultura 2027. Nel gruppo di cinque di mercoledì 26 febbraio Reggio sarà di scena alle 11.30, terza in calendario dopo Pompei e Pordenone, e seguita da Sant’Andrea di Conza e Savona.

Mentre cresce la mobilitazione del territorio per sostenere la candidatura e arricchire il programma delle iniziative progettuali, scopriamo quali sono i temi e gli obiettivi di Cuore del Mediterraneo e come potrebbero fare breccia nella giuria chiamata a scegliere la nuova capitale della cultura.

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Il dossier di Reggio Calabria è ben sintetizzato dal logo della proposta, un cuore stilizzato composto da una serie di onde che formano le due lettere della città. Tre i pilastri del progetto: innovazione (“laboratorio di sperimentazione culturale all’avanguardia, dove la tecnologia si intreccia con la creatività”); accoglienza e fruizione (“cultura accessibile a tutti, con percorsi e attività inclusive per un pubblico eterogeneo”); sostenibilità (“modello di sviluppo culturale attento all’ambiente e al benessere del territorio”).

La premessa è nel punto di forza naturale di Reggio come città riemersa dalle macerie del terremoto del 1908 con i suoi beni artistici salvati dalla calamità e l’urbanistica della ricostruzione, i palazzi espressione di stili architettonici variegati, il lungomare e l’orizzonte dello Stretto. In questo scenario si svolgeranno le attività del cronoprogramma, che si aprirà a gennaio 2027 con l’inaugurazione ufficiale, pensata come evento pubblico con la partecipazione di autorità nazionali e internazionali, artisti, operatori culturali e cittadini.

I progetti, i partner e le associazioni: ecco cosa c’è nel programma Cuore del Mediterraneo

Tanti i partner di Cuore del Mediterraneo, iniziando con il Museo archeologico, principale attore con un progetto di oltre cento appuntamenti multidisciplinari ideati per raccontare lo sfaccettato patrimonio del Mediterraneo con linguaggi diversi nel contempo di animando la vita culturale dei visitatori.

Sono previste: una mostra internazionale temporanea sul ruolo centrale di Reggio Calabria e lo stretto nella Magna Grecia attraverso l’esposizione di reperti provenienti da diverse parti del mondo; un ciclo di conferenze scientifiche per approfondire diversi aspetti scientifici e metodologici degli studi di settore sul ruolo di Reggio Calabria nell’antichità; attività di visite aperte al laboratorio di restauro e ai depositi del museo; attività didattiche incentrate sul dialogo culturale e il concetto di diversità nel mondo antico, differenziate con tecnologie per avvicinare diverse fasce di pubblico anche con esigenze speciali; percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento con le scuole; un festival del documentario archeologico sull’antica Rhegion; la partecipazione alle giornate europee dell’archeologia e del patrimonio, la giornata nazionale del paesaggio, la notte europea dei musei e la giornata internazionale dei musei; programmazione culturale estiva sulla terrazza del MArRC; rassegna di animazione culturale Natale al MArRC.

La Città Metropolitana mette in campo il planetario Pythagoras con alcune iniziative ad hoc: la mostra permanente tra storia e scienza “Astronomia nella Magna Grecia” e la mostra di cosmogonie antiche, entrambe presso il palazzo della cultura Crupi; la fiera mediterranea dell’astronomia, sede di una riflessione sui i nuovi studi e le prospettive della materia nel contesto delle bellezze naturalistiche e storiche della città.

La Camera di commercio reggina è impegnata con due idee, una inedita e l’altra collaudata. Presso il castello Aragonese e la sua piazza sarà allestito un Giardino del Mediterraneo con la valorizzazione del patrimonio arboreo locale e al centro il gelsomino e ovviamente il bergamotto di Reggio Calabria. L’oro verde sarà di scena anche nel noto progetto Bergarè con il coinvolgimento di imprese e artigiani. Attraverso la propria azienda speciale Ssea e il dipartimento di agraria dell’università Mediterranea, la camera di commercio presenterà poi l’orto botanico con l’obiettivo di recuperare e valorizzare le specie autoctone e riscoprire quelle diventate rare, con attenzione anche alle piante aromatiche.

Saranno creati un campo-catalogo delle essenze agrumarie dell’ambiente mediterraneo, una serra e un laboratorio per la valorizzazione di specie agrumicole per sperimentazioni e per lo studio di diverse varietà e portainnesti. Settore specifici saranno dedicati alle materie riciclabili e alle opere di ingegneria naturalistica.

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Il bergamotto di Reggio Calabria

La Fondazione Piccolo Museo San Paolo proporrà “Il culto dei Santi nelle Icone tra Oriente e Occidente” presso palazzo Crupi con la mostra delle sue preziose icone raffiguranti i santi ortodossi venerati in Calabria-

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Reggio-Vibo è coinvolta con alcuni progetti tra passato e modernità. “Reggio: polis futuristica” valorizzerà le piazze come luoghi da restituire alla collettività; le fiumare con percorsi ciclabili e pedonali e spazi da destinare agli orti urbani ed alla didattica all’aperto; i fortini reinterpretati come laboratori tematici – due luoghi, questi, che costituiscono anche porte verso il parco nazionale dell’Aspromonte; il quartiere di Arghillá e i piccoli centri del territorio comunale, dei quali saranno messe in evidenza produzioni e tradizioni destinate a perdersi, proprio perché questi paesi sono esclusi dai circuiti culturali e spesso a rischio di spopolamento.

L’arcidiocesi di Reggio-Bova presenta “L’Arte racconta itinerari del Sacro” con progetti come il trekking urbano a Reggio Calabria alla scoperta delle tracce di San Paolo, il recital “La via di San Paolo” e la creazione di un dolce tipico dedicato al santo.

Arte sacra, trekking, slow food e laboratori tematici che rigenerano il territorio

Al di fuori delle convenzioni con le istituzioni culturali e di categoria del territorio, tante delle proposte che arricchiscono il dossier arrivano dalle associazioni della città, e qui ne citiamo solo alcune.

“Cultura creativa e sviluppo locale” è frutto di un accordo con l’organismo di cooperazione internazionale Cospe a L’Avana di Cuba. Questo laboratorio di innovazione sociale comprenderà produzioni artistiche e culturali, scuole di formazione e workshop ai quali parteciperanno le comunità reggina e cubana. Con il “Cantiere intersensoriale di cultura” alcuni spazi rigenerati nel corso di un anno ospiteranno 11 cantieri tematici aperti a rotazione e con una mostra finale all’aperto, per esporre i risultati prodotti.

A cura del museo d’arte Alfonso Fragipane ci sarà anche “Mare nostrum”, mostra e convegno a carattere internazionale abbinati a workshop con artisti, artigiani e designer provenienti da paesi dell’area del Mediterraneo per lanciare progetti di design in grado di creare sviluppo con le nuove tecnologie e coinvolgere i giovani.

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L’associazione culturale Ulysses presenta il percorso “Arte e devozione popolare nella città seicentesca”. L’iniziativa progettuale ha il fulcro nella chiesa tardobarocca della Graziella, di cui sono appena iniziati i lavori di restauro dell’altare. In questa proposta la chiesa farà parte di un itinerario culturale, snodato attraverso la cattedrale di Reggio, la pinacoteca civica, palazzo Crupi e il museo diocesano. Ci saranno inoltre una mostra temporanea delle opere acquisite al patrimonio degli Istituti pubblici nel corso delle Biennali calabresi degli anni ’20 e ’30, itinerari integrativi nei palazzi pubblici e conferenze sulla stagione riconosciuta come una primavera dell’arte reggina.

L'altare della Graziella

La Deputazione di Storia Patria per la Calabria partecipa con “Storia di Reggio Calabria, crogiolo di popoli e civiltà, dalla fondazione all’Unità d’Italia” con convegni e presentazione di libri su questo tema.

Il circolo Arcigay I Due Mari di Reggio proporrà l’evento “Una comunità in mostra”, che ripercorre le rivendicazioni del movimento LGBTQIA+ approfondendo i punti mirati dell’Agenda 2030 Onu e scegliendo Reggio come luogo simbolo dell’incontro di dominazioni, popoli, culture, usi e costumi che si sono sovrapposti in oltre duemila anni di storia.

Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria partecipa a Cuore del Mediterraneo con “Reggio Calabria, spazio privilegiato della multiculturalità e dell’interculturalità mediterranea da tre millenni”. In alcuni siti culturali apicali della città (MArRC, astello aragonese, biblioteca De Nava e chiesa di San Giorgio al Corso) si svolgeranno un convegno e vari cicli di conferenze.

L’associazione San Camillo onlus organizzerà l’iniziativa “1658 Sacro Legame: La Reliquia di San Giorgio e la città di Reggio”, basata sulla rievocazione storica della donazione delle reliquie di San Giorgio alla città di Reggio Calabria. In vari luoghi simbolici e storici sarà ricreata l’atmosfera e il contesto di quell’evento storico e religioso.

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Slow Food area grecanica aps ha scelto invece le fiumare come elemento naturale che alimenta saperi. Presso le scuole della periferia e i centri di aggregazione sociale saranno organizzati orti di comunità; laboratori del gusto e cene tematiche sui prodotti locali con i ristoranti della catena; un mercato della terra; l’evento “La cucina al tempo dei Bronzi”; attività educative e formative per aumentare la conoscenza del cibo ed educare comportamenti e scelte dei cittadini.

Nel programma c’è anche un progetto seguitissimo a Reggio, Non si jetta nenti, che guarda a una capitale della cultura del riuso. A cura dell’associazione Fare Eco, si proporranno iniziative già avviate con successo come la mappa interattiva che raccoglie attività commerciali e realtà associative attente al riuso; il Caffè delle RiparAzioni; la Barattoteca, forma di scambio con un mezzo di valore inedito, il carato, seme della pianta di carruba mediterranea; la stoviglioteca, dove si può prendere in prestito un kit completo di piatti, bicchieri e posate e tutto ciò che può essere utile per una festa o un pranzo di gruppo; l’Ecoteca con package pooling, condivisione degli imballaggi che quotidianamente si gettano ma sono riutilizzabili.

La Fondazione Cesare Berlingeri promuove eventi e attività per esplorare la carriera del maestro e il legame tra la sua opera e il Mediterraneo.

La comunità patrimoniale Scalinata Monumentale di via Giudecca prevede di organizzare percorsi tematici, che includano la scalinata e raccontino Reggio nei suoi periodi greco, romano, bizantino, liberty, giudaico, anche attraverso proposte di enogastronomia, arte, musica e artigianato.

La scalinata di via Giudecca

Il museo di biologia marina e paleontologia di Reggio approfondirà l’Odissea descritta nell’area dello Stretto con “Skylla e Cariddi”.

Cuore del Mediterraneo si avvale inoltre di progetti fiore all’occhiello della cultura della città, come la rassegna Ragazzi MedFest a cura di Spazio Teatro e che anima scuole, periferie e comuni limitrofi alla città; e la Biennale dello Stretto a cura dell’ordine degli architetti.

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La sfida dell’audizione e l’immagine di una città che coniuga origini antiche e prospettive future

Anche la chiusura dell’anno della Capitale italiana della cultura sarà caratterizzato da un evento finale con tutti i protagonisti del programma e grandi ospiti.

Per questa cruciale candidatura si è chiesto un contributo a tutte le realtà associative, culturali e sociali della città, anche se inevitabilmente qualcuno è rimasto fuori. Ci sarà tempo per parlare anche di questo, adesso per scaramanzia non è il momento – è indubbio però che alcuni sodalizi o personaggi reggini stimati e storicamente impegnati nel campo della cultura non figurano nel dossier. Interessante sarebbe stato anche schierare un testimonial di alto livello: a Reggio non mancano artisti, scrittori o intellettuali di eccellenza anche internazionale, che legando il nome al progetto avrebbero fatto segnare un punto in più.

Il Comune di Reggio, soggetto proponente, dovrà illustrare il dossier a Roma in un’ora di audizione, facendo passare l’immagine di una città antica, paesaggisticamente bella e proiettata al futuro. Nel dossier si presentano infatti progetti innovativi come le residenze di artista presso il castello aragonese con ospitalità diffusa e laboratori aperti alla collettività, e i laboratori di fabbricazione digitale, dove artisti e designer possono creare utilizzando tecnologie di stampa 3D, robotica e realtà aumentata. E ancora, il metaverso culturale, galleria virtuale immersiva di opere artistiche, festival di cultura digitale, i laboratori di coding per ragazzi e un hackathon per sviluppatori, designer e artisti chiamati a sfidarsi nella creazione di soluzioni innovative per la fruizione e la promozione della cultura.

Sono queste le carte che Cuore del Mediterraneo giocherà mercoledì prossimo, ma viste le finalità sociali e di sviluppo del progetto ministeriale delle capitali della cultura, potrebbe essere determinanti anche il sostegno al manifesto di Reggio Calabria che in questi giorni sta arrivando da artisti, intellettuali e ovviamente la comunità calabrese. Una mobilitazione che il sindaco Falcomatà sta guidando a tamburo battente: in palio c’è un milione di euro (920.000 di finanziamento statale e 80.000 a carico del promotore) per trasformare in realtà quanto contenuto nel dossier: previsione di spesa e rendicontazione devono poi essere riscontrati nella loro piena regolarità, come sta accadendo per l’attuale capitale della cultura, Agrigento, il cui progetto è al vaglio della corte dei conti riguardo le somme utilizzate per comunicazione e promozione.

Cuore del mediterraneo avrà anche una serie di figure incaricate di lavorare al cronoprogramma, dal responsabile di progetto, al comitato tecnico ai responsabili tecnico-scientifico e amministrativo. A questo team spetterà il compito di raggiungere gli obiettivi fissati per valorizzare il patrimonio culturale di Reggio, farne un laboratorio di studi e buone pratiche e favorire turismo e sviluppo. Dopo le audizioni ci sarà un mese esatto per l’esame dei progetti e il 28 marzo sarà proclamata la capitale italiana della cultura 2027.

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