Una delegazione della Commissione si è recata nelle province di Caserta e Napoli per una serie di sopralluoghi e audizioni, proprio nella settimana in cui il generale Giuseppe Vadalà è stato nominato commissario unico per la bonifica nella Terra dei Fuochi.
Una nuova missione sul territorio, in Campania, per la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari (più nota come Commissione Ecomafie). La scorsa settimana, una delegazione della Commissione, composta dal presidente Jacopo Morrone (deputato della Lega) e dai commissari Carmela Auriemma (deputata del Movimento 5 Stelle), Gerolamo Cangiano (deputato di Fratelli d’Italia) e Francesco Emilio Borrelli (deputato di Alleanza Verdi-Sinistra), si è recata nelle province di Caserta e Napoli per alcuni sopralluoghi e audizioni in merito allo smaltimento illecito di rifiuti.
Nella giornata di giovedì 20 febbraio, la delegazione della Commissione Ecomafie ha visitato l’ex sito industriale di Calabricito (Caserta), un tempo impianto di macerazione della canapa e poi trasformato in discarica abusiva di rifiuti, anche pericolosi. Successivamente, Jacopo Morrone e gli altri deputati membri della Commissione Ecomafie hanno raggiunto il Real Sito di Carditello, in località San Tammaro, dove sono stati ricevuti dal presidente della Fondazione, Maurizio Maddaloni, che sta lavorando per restituire al pubblico la reggia borbonica. Presenti all’incontro anche esponenti istituzionali e delle forze dell’ordine.
A Carditello si è svolto anche un tavolo di confronto informale insieme a Lucia Volpe (prefetto di Caserta), Maurizio Maddaloni (presidente della Fondazione Real Sito di Carditello), don Maurizio Patriciello (parroco di Caivano), il dottor Antonio Marfella (ISDE – Medici per l’ambiente) e il generale Giuseppe Vadalà (appena nominato Commissario unico per la Terra dei Fuochi).
“Dopo l’insediamento nel settembre 2023, la Commissione ha aperto uno specifico filone di inchiesta sull’area denominata Terra dei Fuochi, per fornire un quadro aggiornato degli elementi di criticità tuttora esistenti. Questa è la terza missione che svolgiamo sul territorio, con l’obiettivo di dedicare un focus di indagine anche sull’inquinamento delle falde acquifere. Le varie Commissioni, fin dalla XII legislatura, hanno attenzionato i fenomeni e la situazione della Terra dei Fuochi, stilando relazioni puntuali che sono state utilizzate anche dalla CEDU nell’elaborazione della sentenza del 30 gennaio 2025” – ha spiegato Jacopo Morrone – “Siamo intenzionati a proseguire questo lavoro di analisi e inchiesta, ricordando che la poderosa mole di materiale raccolto è a disposizione di tutti. Uno dei problemi riscontrati, pur a fronte di un impegno e di un interesse alti da parte delle varie istituzioni in modi e forme diverse, è quello del mancato coordinamento, a cui è stato messo fine con la nomina, da parte del governo, del generale Giuseppe Vadalà“.
“Sembra che si parta dall’anno zero ma non siamo nell’anno zero. Iniziative sono state intraprese e si deve tutelare la zona sana del territorio” – ha spiegato invece l’onorevole Carmela Auriemma, deputata del Movimento 5 Stelle e relatrice di minoranza della relazione sul filone dello smaltimento di rifiuti in Campania – “Questo è l’obiettivo da perseguire senza contrapposizioni, mettendo in rete e coordinando tutte le azioni per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti che è un obbligo per tutte le istituzioni e per la politica che va fuori da ogni ideologia“.
“Vorrei spezzare una lancia nei confronti di chi si è battuto, in questi anni, contro lo scempio ambientale subito da questa terra, dovendo sopportare insinuazioni e dileggio, mentre le loro azioni sono nate dall’amore per la propria terra e per i suoi abitanti” – il punto di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Avs – “La nomina del commissario Vadalà è un fatto positivo, auspichiamo che riesca a mettere a sistema tutte le azioni di bonifica e salvaguardia del territorio, a fronte di un numero esiguo registrato finora di condanne per disastro ambientale“.
“Accogliamo con soddisfazione la nomina di un commissario unico per la bonifica della Terra dei Fuochi, proposta avanzata dalla stessa Commissione durante la recente audizione del ministro dell’Ambiente a Palazzo San Macuto” – ha spiegato invece Gerolamo Cangiano, deputato di Fratelli d’Italia e relatore di maggioranza della relazione sul filone dello smaltimento di rifiuti in Campania – “L’auspicio è che questa figura riesca a superare la frammentazione degli interventi e rendere più incisiva l’azione degli attori coinvolti. Ora siamo qui per ascoltare e per avere un quadro completo della situazione“.
L’incontro con la Fondazione Real Sito di Carditello non è affatto casuale. La Fondazione, infatti, insieme alla Regione Campania ha istituito, presso la reggia borbonica, l’Unità di intelligenza ambientale che, come ha spiegato Fulvio Bonavitacola (vicepresidente e assessore regionale all’Ambiente), si occupa di raccogliere e gestire dati ambientali e di pianificare e monitorare gli effetti delle azioni in corso e concluse. Nel pomeriggio di giovedì, invece, i delegati della Commissione Ecomafie, in Prefettura a Caserta, hanno audito il prefetto Lucia Volpe, il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Pierpaolo Bruni, il direttore della Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva e il direttore generale della Asl Caserta Amedeo Blasotti. Nella giornata di venerdì, invece, i delegati della Commissione hanno svolto nuove audizioni nella sede della Prefettura di Napoli.
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