la storia
Il racconto del legale di uomo ricoverato per una trombosi cerebrale e deve farsi tre anni di carcere
Condannato a tre anni e sei mesi di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un tassista abusivo di 71 anni, è stato prelevato «mentre era ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale Garibaldi di Catania e condotto in carcere nonostante la diagnosi di “trombosi cerebrale con infarto cerebrale”».
Lo afferma il legale dell’uomo, l’avvocato Giuseppe Lipera, in un’integrazione all’istanza urgente di sospensione dell’ordine di esecuzione.Il penalista sostiene che il provvedimento «è stato eseguito in assenza di qualsivoglia valutazione di una sua compatibilità con il regime carcerario, nonostante il 22 febbraio 2025 il magistrato di sorveglianza avesse sollecitato un parere in tal senso».
Il 71enne è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione dalla Corte d’assise di Catania il 23 marzo 2021, con sentenza confermata in secondo grado dalla Corte d’assise d’appello dell’11 maggio 2022, diventata definitiva il 5 maggio del 2023 dopo l’intervento della Cassazione. Il suo legale sostiene che l’uomo non faceva parte dell’associazione, ma era un tassista abusivo che accompagna i migranti da una parte all’altra di Catania. L’avvocato Lipera aveva avanzato richiesta di revisione del processo, ma la Corte d’appello di Messina l’ha dichiarata inammissibile il 20 gennaio scorso. Contro quest’ultimo provvedimento il legale ha presentato Ricorso in Cassazione, chiedendo di trasferire gli atti alla Corte d’appello di Reggio Calabria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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