Hyperliquid (HYPE) è un exchange decentralizzato all’avanguardia nonché una blockchain Layer 1. Scopri tutto su questo innovativo protocollo.
Hyperliquid nasce come un exchange decentralizzato specializzato nel trading di derivati, ma a differenza della maggior parte dei concorrenti, opera sulla propria blockchain Layer 1. La piattaforma consente di negoziare perpetual futures su tantissime criptovalute attraverso un’esperienza utente molto simile a quella offerta dagli exchange centralizzati più famosi (CEX).
In un settore dove le prestazioni fanno la differenza, Hyperliquid ha trovato un equilibrio tra gli elementi della finanza centralizzata (CeFi) e quelli della finanza decentralizzata (DeFi), distinguendosi come una soluzione innovativa.
Un punto di forza della piattaforma è connesso alla rapidità di esecuzione, ma del team che si occupa dei listing, il quale ha sempre un “orecchio” proteso verso la community per intercettare i nuovi trend. Se seguite la pagina ufficiale X sarete abituati al classico post “in seguito alla richiesta della community da oggi potete aprire posizioni long o short su [nome del token]”
Ma è il momento di approfondire! Se siete sull’Academy di Young Platform è perché quello che abbiamo anticipato nell’introduzione non vi basta e volete sapere tutto su cos’è e come funziona Hyperliquid. Continuate a leggere per placare la vostra sete di curiosità.
Come funziona Hyperliquid?
Per capire cos’è e come funziona Hyperliquid non basta affermare che si tratta di un exchange decentralizzato o di una blockchain Layer 1. Questo protocollo è costruito su tre pilastri fondamentali:
- L’HyperEVM, una macchina virtuale compatibile con Ethereum che consente lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dapp);
- I Componenti Nativi, ovvero gli strumenti e i servizi essenziali (e attualmente attivi) come la piattaforma per il trading di derivati e per quello spot, gli oracoli, le Vault e la piattaforma di governance;
- L’HyperBFT, un meccanismo di consenso Byzantine Fault Tolerance progettato per garantire sicurezza e decentralizzazione.
Una delle caratteristiche che distingue Hyperliquid dai suoi concorrenti è il suo approccio allo sviluppo informatico. Invece di costruire prima una blockchain e poi cercare di popolarla con utenti e applicazioni, il team ha adottato la strategia inversa: ha prima lanciato una dapp di successo, attraendo un numero crescente di utenti, per poi costruire attorno a essa una blockchain Layer 1 altamente performante. Questo metodo ha permesso di garantire un’infrastruttura solida e adatta alle esigenze del trading ad alta frequenza.
L’algoritmo di consenso: HyperBFT
Per garantire la sicurezza e l’efficienza del network, Hyperliquid utilizza l’HyperBFT, un meccanismo di consenso Byzantine Fault Tolerant (BFT). I sistemi BFT, ideati per la prima volta da Satoshi Nakamoto, sono stati progettati per garantire che una rete decentralizzata possa continuare a funzionare anche se alcuni dei suoi nodi agiscono in modo errato o malevolo. Questo è cruciale per la sicurezza delle blockchain, poiché assicura che il sistema possa raggiungere il consenso anche in presenza di attori non affidabili.
HyperBFT è una versione migliorata del protocollo HotStuff, sviluppato da VMware Research per la gestione di reti distribuite. HotStuff, a sua volta, è un’evoluzione di Tendermint, un altro protocollo BFT che ha reso popolare l’idea di un consenso basato sulla decisione di un leader che può cambiare nel tempo. Rispetto a Tendermint, HotStuff offre una maggiore efficienza nella comunicazione tra i nodi e riduce la latenza delle transazioni.Ecco come avviene il processo:
- Fase di proposta: un nodo leader propone un nuovo blocco da aggiungere alla blockchain.
- Fase di votazione: gli altri nodi validatori verificano la validità del blocco e inviano il loro consenso.
- Fase di finalizzazione: se almeno due terzi dei nodi validano il blocco, esso viene aggiunto definitivamente alla blockchain.
- Cambio di leader: se il leader attuale diventa inaffidabile, il protocollo lo sostituisce automaticamente con un nuovo leader per garantire la continuità del processo.
Un modo semplice per comprendere il funzionamento di HyperBFT, ovviamente semplificando la questione, è immaginare un gruppo di amici che deve organizzare una festa a sorpresa. Tutti devono essere d’accordo su una data e un orario, ma alcuni membri potrebbero creare confusione (volontariamente o meno) cambiando idea o diffondendo informazioni errate. Per evitare il caos, potrebbe essere efficace scegliere un leader che raccolga i voti e stabilisca la data definitiva.
Nella blockchain, questo stesso principio viene applicato ai nodi della rete. Il leader propone l’aggiunta di un nuovo blocco, mentre gli altri nodi lo validano. Se il leader si comporta in modo anomalo, viene sostituito. Questo sistema non solo migliora la sicurezza, ma anche la velocità delle transazioni.
Il fondatore di Hyperliquid, Jeffrey Yan, e il suo team hanno progettato l’HyperBFT con l’obiettivo di creare un’infrastruttura ideale per il trading ad alta frequenza algoritmico (HFT). La loro esperienza nel quant trading ha influenzato la scelta di adottare un meccanismo di consenso estremamente efficiente, capace di garantire finalizzazioni rapide delle transazioni, riducendo la latenza e migliorando la reattività del network. Questo rende Hyperliquid particolarmente competitivo rispetto ad altri exchange decentralizzati, dato che è in grado di offrire agli utenti condizioni ottimali (paragonabili a quelle di un exchange centralizzato) per il trading di derivati e per le loro strategie automatizzate.
Interoperabilità: Hyper EVM e Ethereum
Per comprendere cos’è e come funziona Hyperliquid è utile definire l’HyperEVM, uno degli elementi più innovativi del suo ecosistema. Si tratta di una macchina virtuale compatibile con Ethereum, pensata per consentire lo sviluppo di applicazioni DeFi avanzate. Tra le possibili integrazioni ci saranno piattaforme di borrowing and lending, sistemi di bridge cross-chain e persino stablecoin native.
Uno degli aspetti più interessanti di HyperEVM è il modo in cui interagisce con il Layer 1 di Hyperliquid, dove risiedono i Componenti Nativi. Grazie a HyperBFT, gli utenti possono pagare le gas fee su HyperEVM direttamente con il token nativo HYPE, semplificando l’esperienza d’uso e riducendo la necessità di possedere più asset per operare sulla piattaforma. Questo permette un’integrazione fluida tra la Layer 1 e le applicazioni sviluppate su HyperEVM.
Le funzionalità principali dell’exchange decentralizzato di Hyperliquid
Buttiamoci ora su quello che è attualmente il fulcro centrale dell’ecosistema Hyperliquid, la sua piattaforma per il trading di derivati. La sua struttura ricorda quella degli altri DEX dotati di perpetual, ad esempio GMX che è un altro exchange decentralizzato sviluppato su Arbitrum (ARB). Tuttavia, come hai già appreso nell’introduzione di questo articolo, in questo caso è la blockchain Layer 1 a essere nata “da una costola” della piattaforma di trading, e non viceversa.
Ma torniamo ad Hyperliquid, e come consenta ai suoi utenti di fare trading con una fluidità e una velocità paragonabili a quelle di un CEX, ma in modo completamente decentralizzato. Per esempio, un aspetto distintivo della piattaforma è che, pur essendo un DEX, non obbliga i trader a pagare gas fee sulle singole operazioni. Gli utenti pagano le gas fees solo per i depositi e i prelievi, mentre pagano commissioni a seconda del volume monetario scambiato (affronteremo questa questione in un paragrafo dedicato) e in linea con i competitor centralizzati in base alle operazioni effettuate.
Un altro vantaggio significativo è la bassa latenza. Gli ordini vengono confermati in meno di un secondo e non è necessario firmare manualmente ogni transazione, nonostante queste vengano registrate on-chain. Inoltre, i token listati su Hyperliquid sono spesso scelti in risposta alle richieste della community, usanza che rafforza il legame tra il protocollo e i suoi utenti.
Insomma, conoscere che cos’è e come funziona Hyperliquid significa sapere che la sua piattaforma di trading consente agli utenti di aprire posizioni long e short con leva fino a 50x su Bitcoin e altre criptovalute con estrema velocità di esecuzione degli ordini e bassa latenza, caratteristica che permette ai trader di capitalizzare sui movimenti del mercato senza dover attendere conferme lunghe e macchinose, come avviene su altre piattaforme decentralizzate.
Sistema di commissioni
Il sistema di commissioni di Hyperliquid si basa sul volume di trading effettuato dall’utente nei quattordici giorni precedenti, a patto che si tratti di ingenti quantità di denaro. Per esempio se un trader ha scambiato più di 5 milioni di dollari in controvalore sarà soggetto allo 0,030% di fee per i taker e allo 0,005% fee per i maker.
Un aspetto distintivo del modello di Hyperliquid è la redistribuzione delle commissioni: invece di essere incamerate dal team o dagli investitori, vengono reinvestite nella community attraverso il token HLP e il fondo di assistenza.
- I maker ricevono sconti sulle commissioni, accreditati direttamente nel loro portafoglio di trading.
- I referrer guadagnano il 10% delle commissioni generate dai trader che invitano.
- Il fondo di assistenza detiene la maggior parte delle riserve in HYPE e richiede un quorum di validatori per essere utilizzato. Analizzeremo nel dettaglio questo punto nel paragrafo dedicato al token, visto che questo meccanismo ha un impatto diretto sulla sua price action.
Ordini
Su Hyperliquid, gli utenti possono impostare diversi tipi di ordine per adattare la propria strategia di trading alle condizioni di mercato.
- Ordine a mercato: eseguito immediatamente al miglior prezzo disponibile.
- Ordine limite: eseguito solo quando il prezzo raggiunge il livello specificato dall’utente.
- Stop Market: si attiva automaticamente quando il prezzo raggiunge un valore predefinito.
- Stop Limit: simile allo Stop Market, ma viene eseguito solo se il prezzo raggiunge un livello specifico.
- TWAP (Time Weighted Average Price): suddivide un ordine di grandi dimensioni in sottordini più piccoli, eseguiti ogni 30 secondi con un limite di slippage massimo del 3%.
- Ordine a scalare (Scale): consente di piazzare più ordini limite in un intervallo di prezzo definito dall’utente.
Ci sono anche opzioni avanzate per gestire gli ordini con maggiore precisione:
- Solo riduzione: chiude solo una posizione esistente senza aprirne di nuove.
- Good Til Cancel (GTC): rimane nell’order book finché non viene eseguito o annullato.
- Post Only (ALO): garantisce che l’ordine venga aggiunto all’order book senza essere eseguito immediatamente.
- Immediato o Annullato (IOC): viene eseguito immediatamente per la quantità disponibile, mentre il resto viene annullato.
- Take Profit (TP) e Stop Loss (SL): ordini automatici per proteggere i profitti o limitare le perdite.
Funding Rate
Come sulla maggior parte delle piattaforme di trading di perpetual futures, Hyperliquid utilizza il funding rate per mantenere un equilibrio tra il prezzo di mercato dell’asset e quello dei contratti derivati su cui si basa il trading.
Questo tasso di finanziamento viene aggiornato ogni ora con lo scopo è evitare disparità significative di prezzo tra i futures e il mercato spot. Il funzionamento classico di questo meccanismo prevede che se il prezzo del contratto è più alto rispetto a quello spot della stessa crypto, chi ha aperto una posizione “long”, e quindi scommette sul suo rialzo, paga chi si è posizionato “short”. Al contrario, se il prezzo del contratto è più basso, chi è posizionato short, e quindi scommette sul ribasso, paga i long.
Per allinearsi ai modelli dei CEX, la componente fissa del tasso di interesse è dello 0,01% ogni 8 ore, pari a 11,6% TAEG su base annua.
Oracoli
Anche la modalità attraverso la quale HyperLiquid ricava i prezzi degli asset è particolare. Come tutti gli exchange decentralizzati, utilizza un oracolo, ma che esegue la media ponderata dei prezzi dei principali exchange centralizzati, a seconda della loro importanza o quota di mercato.
Vault
Oltre al trading, Hyperliquid offre la possibilità di investire i propri fondi nei cosiddetti Vault, casseforti gestite dagli stessi utenti in cui chiunque può depositare crypto per guadagnare una quota dei profitti generati. Una sorta di innovativo meccanismo di liquidity mining, anche se non è scontato che chi depositi registri dei profitti.
Questi caveau virtuali contengono una o più posizioni aperte e sono gestite dalle seguenti regole:
- Il proprietario del Vault riceve il 10% dei profitti totali.
- I Vault possono essere gestiti manualmente da trader esperti o automatizzati da market maker.
- A differenza di altri protocolli, i Vault di Hyperliquid non applicano commissioni di gestione o di profit-sharing extra.
Naturalmente, investire nei Vault comporta dei rischi. Prima di depositare, è essenziale analizzare la strategia e la storia delle performance del Vault.
Hyperliquidity Provider (HLP)
Per conoscere cos’è e come funziona Hyperliquid non si può parlare del Vault più popolare: l’Hyperliquidity Provider (HLP), il caveau la cui liquidità viene utilizzata per il market making dell’exchange decentralizzato. Ad oggi il valore totale bloccato (TVL) dell’HLP è
- Chiunque può depositare liquidità (in USDC) nel caveau HLP.
- I fondi vengono utilizzati per strategie di market making, che cercano di fornire liquidità in modo profittevole.
- Non ci sono commissioni: i guadagni (o le perdite) sono distribuiti in base alla quota di ciascun depositante.
- Tutto è trasparente: anche se le strategie funzionano off-chain, i dati su posizioni, ordini, cronologia degli scambi, depositi e prelievi sono visibili on-chain.
- Le ricompense vengono accumulate automaticamente, senza bisogno di riscossioni manuali.
Il team ha architettato questo sistema per ovviare a uno dei problemi più comuni del panorama crypto, specialmente quando si parla di piattaforma per il trading di prodotti derivati: il rapporto tra protocolli e market maker istituzionali. Spesso i progetti che non detengono sufficiente capitale per garantire un’efficace gestione degli ordini, si affidano a queste entità che impongono le loro condizioni in cambio di ingenti quantità di liquidità.
Il team di Hyperliquid, profondamente consapevole di tale fenomeno, ha deciso di eliminare questa dipendenza ridistribuendo alla community i profitti che normalmente andrebbero ai market maker istituzionali.
Come funzionano le strategie di market making?
- L’algoritmo calcola un prezzo equo basandosi sui dati di Hyperliquid e degli exchange centralizzati.
- L’HLP esegue operazioni di “making” (offrire liquidità) e “taking” (acquistare/vendere) facendo in modo che ci sia sempre una quantità sufficiente di liquidità su tutti i pair.
- La strategia opera off-chain, ma le operazioni sono monitorabili on-chain.
A lungo termine, Hyperliquid vuole attrarre market maker esterni, aprendo l’API e l’SDK per facilitarne l’ingresso. Questo aumenterà la profondità dei mercati di Hyperliquid e quindi la stabilità dell’intero sistema, riducendo il rischio per il Vault HLP.
Quali sono i rischi?
- Le strategie di market making possono generare perdite, proprio come i pool GLP di GMX o Uniswap.
- Non c’è garanzia che le controparti del caveau perdano denaro in aggregato.
- La performance futura non è prevedibile, quindi i depositanti dovrebbero investire solo ciò che possono permettersi di perdere.
Il token nativo di Hyperliquid (HYPE)
Per concludere questa panoramica e comprendere definitivamente cos’è e come funziona Hyperliquid, non si può non parlare di HYPE, il token nativo della piattaforma e del suo airdrop, considerato da molti uno dei fattori chiave del successo di questo ecosistema.
A novembre 2024, Hyperliquid ha lanciato la Genesis Distribution, distribuendo 310 milioni di HYPE, pari al 31% della total supply, a circa 94.000 utenti. Il prezzo iniziale del token si aggirava attorno a 1$, ma in poche settimane ha raggiunto 28$, toccando persino un massimo di 35$. Alcuni utenti hanno ricevuto più di 1 milione di HYPE, un’allocation dal controvalore di più di 30 milioni di dollari nel punto di massimo toccato dal token.
Una delle ragioni di questo successo è stata la scelta di Hyperliquid di non coinvolgere Venture Capital. A differenza di molti altri progetti, la piattaforma ha evitato di destinare enormi porzioni della supply a investitori privati, che spesso vendono in massa nei primi mesi limitando la crescita del token. In questo caso, il 76,2% della supply è destinato alla community, rafforzando la fiducia degli utenti e consolidando il modello decentralizzato.
Il ruolo di HYPE nell’ecosistema
HYPE non è solo un asset speculativo, ma svolge un ruolo chiave all’interno di Hyperliquid. Viene utilizzato per pagare le commissioni di transazione sul Layer 1, offre sconti sulle commissioni di trading e consente agli utenti di partecipare alla governance della piattaforma, votando su aggiornamenti e modifiche. Inoltre, può essere messo in staking per ottenere ricompense mentre si contribuisce alla sicurezza e allo sviluppo del network.
L’allocazione della supply riflette questa centralità. Il 38,88% è destinato a future emissioni e ricompense per la community (sì, probabilmente arriverà almeno un altro airdrop), il 31% è stato distribuito con la genesis distribution, mentre un altro 23,8% è riservato agli sviluppatori del network. Il restante viene diviso tra la Hyperliquid Foundation e i community grants, con l’obiettivo di incentivare la crescita dell’ecosistema.
Buyback & Burn: il modello di gestione dell’offerta
Un’altra caratteristica distintiva di HYPE è il meccanismo di Buyback & Burn, gestito dall’Assistance Fund, un fondo di emergenza che ha il compito di proteggere la piattaforma in caso di attacchi hacker o altri problemi Ad oggi, i validatori della rete hanno scelto di utilizzare questi fondi per riacquistare HYPE. Per questo motivo, una parte delle commissioni generate dal trading di perpetual futures viene utilizzata per comprare il token, mentre quelle derivanti dal trading spot vengono direttamente bruciate, riducendo l’offerta circolante e potenzialmente aumentando il valore del token nel tempo.
Le performance di Hyperliquid: un successo senza precedenti
Oltre al successo del token, Hyperliquid ha rapidamente scalato le classifiche del trading decentralizzato, raggiungendo livelli di liquidità e volumi di scambio paragonabili agli exchange centralizzati più utilizzati. Recentemente, la piattaforma ha registrato 15 miliardi di dollari di volume in 24 ore, arrivando a coprire il 20% del volume dei future di Bybit e l’8% di quello di Binance. Il Total Value Locked (TVL) è cresciuto esponenzialmente, dimostrando che sempre più trader stanno adottando questo protocollo.
Un modello alternativo ai CEX
Inoltre, come abbiamo già anticipato Hyperliquid ha anche ridefinito il concetto di listing. Storicamente, le piattaforme centralizzate tier 1 chiedono commissioni altissime ai progetti crypto per rendere disponibile il trading sui loro token. Su Hyperliquid, invece, i listing sono permissionless e trasparenti: chiunque può proporre un nuovo asset spot attraverso un sistema di aste on-chain, rendendo il processo più equo e decentralizzato.
Il futuro di Hyperliquid
Ora che sai cos’è e come funziona Hyperliquid è il momento di trarre qualche conclusione. Se il 2024 ha segnato la consacrazione di questo protocollo, il 2025 potrebbe essere l’anno della sua definitiva affermazione come leader del settore della finanza decentralizzata.
La piattaforma sta attirando sempre più progetti che vogliono sfruttare l’elevata liquidità, velocità e coesione della community in continua crescita. Tuttavia molti si sono ancora dimostrati scettici, principalmente per via dell’elevato grado di centralizzazione connesso all’irrisorio numero di validatori che partecipa alla sicurezza del network.
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