Il futuro del patrimonio culturale è digitale

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In un mondo in rapida evoluzione, la capacità di reinventarsi professionalmente è cruciale. Il settore culturale sta vivendo una profonda trasformazione digitale che apre scenari entusiasmanti per chi è pronto a cogliere nuove sfide. Che si sia professionisti affermati in cerca di aggiornamento, giovani desiderosi di acquisire competenze innovative, o esperti del settore che vogliono esplorare nuovi orizzonti professionali, questo è il momento perfetto per investire nel proprio futuro. La transizione digitale non rappresenta solo un’opportunità di crescita personale, ma apre le porte a nuovi ruoli professionali, progetti innovativi e possibilità di carriera finora inesplorate nel ricco panorama del patrimonio culturale italiano.

© Davide Lanzilao/Gramma Studio 

I dati sul mercato del lavoro confermano che, nell’era della trasformazione digitale, essere al passo con l’innovazione non è più un’opzione, ma una necessità. Dicolab. Cultura al digitale è il programma formativo che accompagna la trasformazione digitale del patrimonio culturale italiano, realizzato e curato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali e promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library. Dicolab rappresenta un’opportunità senza precedenti per tutti i professionisti del settore culturale italiano che desiderano evolversi e rimanere competitivi in un mondo sempre più digitalizzato.

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Formazione gratuita e certificata

Immaginate di poter accedere a oltre 100 corsi specializzati tenuti da più di 300 esperti del settore, completamente gratuiti. Dicolab. Cultura al digitale ha trasformato questa possibilità in realtà, offrendo un programma formativo completo e all’avanguardia, finanziato dall’Unione Europea attraverso il Next Generation EU nell’ambito del PNRR Cultura 4.0.

La formazione è certificata e copre un ventaglio di competenze essenziali per il futuro del settore culturale, dal data e project management per gestire progetti digitali complessi alla content strategy per raggiungere nuovi pubblici, dalle tecniche avanzate di digitalizzazione del patrimonio alla cybersecurity per proteggere i beni culturali digitali, fino all’intelligenza artificiale applicata al settore culturale.

Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali

Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali 

Accessibilità senza precedenti

La piattaforma di e-learning della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali offre massima flessibilità nell’apprendimento. I corsi possono essere frequentati assecondando i ritmi di ognuno e scegliendo tra diverse modalità formative come i corsi multimediali interattivi, i webinar con esperti del settore, i MOOC (Massive Open Online Courses) per un apprendimento strutturato e le lezioni supportate da pillole video per un’acquisizione rapida di competenze specifiche.

Alla piattaforma strutturata, si affianca l’opportunità di iniziative di formazione attraverso il Digital MAB Musei – Archivi – Biblioteche. Musei, archivi, biblioteche, istituti pubblici o privati, che integrano collezioni museali, archivistiche e/o bibliografiche e condividono missione, pubblico e operatività hanno tempo fino al 1° aprile 2025 per partecipare al bando di finanziamento di progetti formativi di ricerca-azione. L’obiettivo del bando è di indagare le prassi operative dei professionisti di istituti culturali che abbiano almeno due tra collezioni museali, archivistiche e bibliografiche.

Formazione sul territorio: gli hub

La formazione non si limita all’online. A partire da gennaio 2025, Dicolab ha attivato 10 hub territoriali distribuiti in tutta Italia, dove i partecipanti possono beneficiare di laboratori pratici in presenza, sempre gratuitamente. Gli HUB territoriali sono luoghi fisici di incontro sull’intero territorio nazionale che propongono attività formative e promuovono sinergie tra operatori locali del patrimonio culturale e tra questi e le realtà del settore digitale – come imprese innovative, start-up, esperti in ambito digitale – sostenendo il processo di trasformazione digitale in ogni contesto territoriale. Con oltre 400 corsi interattivi programmati, l’esperienza formativa diventa ancora più ricca e coinvolgente.

© Emanuele Camerini / Gramma Studio

© Emanuele Camerini / Gramma Studio 

Ogni corso completato viene certificato con un open badge, uno standard riconosciuto a livello europeo che attesta le competenze acquisite. Questo rappresenta un plus significativo per il curriculum professionale e la crescita nel settore in un momento storico in cui il digitale sta ridefinendo il modo in cui preserviamo, gestiamo e valorizziamo il patrimonio culturale.

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