“Nonostante la crisi e le difficoltà contribuiscono ogni giorno a fare della nostra terra una delle regioni più importanti d’Europa, promuovendo il lavoro e la qualità del prodotto”. Con queste parole l’assessore regionale Roberto Marcato ringrazia l’attività svolta dai 239 esercizi che hanno ricevuto la denominazone di luoghi storici del commercio.
“Questi commercianti sono la dimostrazione che la tradizione e la capacità di innovare sono nel dna dei veneti – ha sottolineato Marcato – si tratta di una ricchezza da conservare e valorizzare perché rappresenta il nostro passato, il nostro presente e una straordinaria opportunità per i giovani che volessero accedere ad attività professionali di qualità. Per tutto ciò, grazie di cuore!”.
In una cerimonia a Padova, l’assessore ha consegnato la targa con il logo che contrassegna l’iscrizione.
Nel corso del 2024, le attività che hanno ottenuto il riconoscimento, come detto, sono state 239, così ripartite per provincia: 12 Belluno, 32 a Padova, 4 a Rovigo, 54 a Treviso, 67 a Venezia, 39 a Vicenza e 31 a Verona. Si tratta di 94 esercizi al dettaglio (negozi di abbigliamento, calzature, alimentari, frutta e verdura, mercerie, gioiellerie); 96 attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e bar); 22 attività artigianali con vendita; 5 farmacie; 15 alberghi o locande con somministrazione di alimenti e bevande e 7 mercati su area pubblica.
Nello specifico sono 39 le attività vicentine premiate: la Trattoria Molin Vecio, il Bar Pizzeria Al Cervo e la Trattoria Farina di Caldogno, la Farmacia Carpenedo, il Ristorante Bauto e il Ristorante Pizzeria Bella Capri di Bassano del Grappa, la Trattoria Mori di San Pietro Mussolino, il panificio Pasticceria Sammartin, la Macelleria Raniero Angelo e Paolo e la Macelleria Raniero di Raniero Fabio, l’Osteria Due Spade di Chiampo, l’Abbigliamento Da Giorgia dal 1956 di Montorso Vicentino, la Ferramenta Lovato di Trissino, la Macelleria Xompero Frediano di Arzignano, l’Equipe Mode di Tezze sul Brenta, il Bar Campagna di Arsiero, la Macelleria De Lorenzi Andrea di Camisano Vicentino, l’Alimentari di Tasca Diego e la Farmacia Riello di Marostica, il Bar Bottegon di Lonigo, il panificio Gemo di Vicenza, la Cartoleria Salvadore e la Tabaccheria edicola Zaupa Ilaria Maria di Sarego, Facchin Calzature di Recoaro Terme, la Trattoria Mora e la Pizzeria Vecchia Napoli di Sandrigo, la Locanda Grego di Bolzano Vicentino, l’Albergo Ristorante Campomezzavia, le Mercerie intimo Muraro, l’Hotel Ristorante Milano, il panificio pasticceria gelateria Cunico e la Pasticceria Carli di Asiago, il Panificio Martello di Roana, il Bar Bruschetteria Tre Scioppi e l’Alimentari da Piero e Pierotto di Foza.
“Per il commercio – ha aggiunto l’assessore – in questi anni la Regione del Veneto ha investito moltissime risorse nel commercio con bandi e iniziative. Un dato per tutti: con mia personale soddisfazione sono ad oggi riconosciuti ben 173 distretti del commercio, che coinvolgono 303 Comuni, impegnando risorse per oltre 46 milioni di euro sotto forma di contributi”.
Tra gli assegnatari della targa c’erano anche cinque amministrazioni comunali, nello specifico quelle di Treviso, Cornuda, Crocetta del Montello, Castelfranco Veneto e Paese, iscritti per i rispettivi 7 mercati di valenza storica: “Con il riconoscimento di questi mercati – ha aggiunto Marcato – si vuole anche simbolicamente ringraziare tutti quegli ambulanti che ogni giorno nonostante le difficoltà portano avanti le loro attività, e che da sempre rappresentano una parte fondamentale della tradizione economica veneta, garantendo vitalità ai centri urbani”.
All’elenco regionale possono iscriversi, presentando domanda ogni anno tra il 1° e il 30 aprile, le attività commerciali con valore storico o artistico, nonché le altre attività, che operano da almeno 40 anni, previste dalla disciplina regionale in materia: ossia attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche, attività artigianali con annessa attività di vendita, farmacie, nonché alberghi o locande nei quali vi sia somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Ad oggi, l’elenco conta complessivamente 1.563 attività iscritte quali luoghi storici del commercio (nel 2014 erano 161), segno del valore che gli stessi operatori commerciali attribuiscono all’iscrizione delle loro attività nell’Elenco.
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