COSTI IN AUMENTO PURE IN BASILICATA

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


In conseguenza del primo monitoraggio sul diffuso fenomeno dei «“gettonisti”» nel Sistema sanitario nazionale (Ssn) relativo all’arco temporale 1° gennaio 2019-31 agosto 2023, le cui risultanze sul «boom dopo la pandemia da Covid-19» sono state rese note circa 1 anno fa, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha deciso, in ragione della «marcata rilevanza economico-sociale di tale fenomeno», di approfondire l’evoluzione nell’intero anno 2023 e nell’anno 2024. Come emerso, «ammonta a 2 miliardi e 141 milioni di euro la spesa previsionale deliberata in Italia per medici e infermieri “a gettone” dal 2019 al 2024». Era pari a 1 miliardo e 827 milioni a fine 2023, con un incremento previsionale di 314 milioni nel 2024. confinando I “gettonisti”, ovvero l’esternalizzazione dei servizi medici e infermieristici, «in ragione dei costi, di norma, molto elevati e di una minore qualità del servizio», come da quadro normativo di riferimento, sono una “soluzione” temporanea percorribile solo in tassativi e straordinari casi. Tra le altre cose, per quanto riguarda le procedure di scelta del contraente, come rimarcato dall’Anac anche nel 2024 «si conferma la procedura negoziata senza previa pubblicazione per l’approvvigionamento degli infermieri a gettone». Del tutto marginale è risultato, invece, il ricorso alla procedura aperta. Per i “medici a gettone”, a livello nazionale, la procedura negoziata per affidamenti sottosoglia comunitaria e affidamento diretto costituisce la modalità prevalente di scelta.

IL QUADRO NAZIONALE

Analizzando la spesa effettiva messa a bilancio dalle varie Asl, nel solo 2024 la spesa per i “gettonisti” nella sanità italiana è stata pari a 457,5 milioni messi a bilancio. Nonostante la fine della pandemia, come da dichiarazione ufficiale Oms del 5 maggio 2023, e il Decreto Legge numero 34 del 30 marzo 2023, «uso dei “gettonisti” solo come estrema ratio», il fenomeno, come rilevato dall’Anac, «si conferma quindi in crescita». Per quanto riguarda i “medici a gettone”, la spesa previsionale complessiva nel 2024 è stata pari a 42,3 milioni di euro, con un incremento del 20,1% rispetto al 2023. Anche la spesa effettiva, pari a 42,3 milioni di euro, ha registrato un incremento nel 2024 rispetto al 2023 del 7,3%. Per gli “infermieri a gettone” «si rileva un consistente aumento nella spesa previsionale del 48,7% per un valore di 5,8 milioni»; la spesa effettiva si colloca su un valore di 8,7 milioni, «registrando però un decremento rispetto all’anno precedente».

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

LA SPESA REGIONALE

Sotto il profilo territoriale, l’Anac ha osservato che il fenomeno «non si presenta omogeneo e permea più incisivamente l’area geografica del Nord Italia». Nello specifico, le Regioni che hanno sostenuto la maggiore spesa per approvvigionarsi sul merca- to di “medici a gettone” e di “infermieri a gettone” sono il Piemonte (22,1 mln di euro), la Lombardia (18,2 mln di euro), e il Veneto (14,7 mln di euro). Come commentato dall’Anac, «sul podio si trovano nuovamente le due Regioni del Nord Italia Lombardia e Piemonte non più, invece, la Regione del Sud Italia Abruzzo, sostituita da un’altra Regione settentrionale: il Veneto». Considerando la quarta Regione per risorse pubbliche destinate a coprire la spesa per i “gettonisti”, si riscontra che il Lazio ha ceduto il posto alla Sicilia (12,1 milioni di euro). La ripartizione per regioni dei “gettonisti” nel 2024 vede il Piemonte fare la parte del leone, con un quarto dei medici e infermieri gettonisti di tutt’Italia; seguito dalla Lombardia con 105 milioni e il 22,95% del totale, seguita a ruota da Toscana e Sardegna. Non solo “medici a gettone” e “infermieri a gettone”: l’analisi è stata estesa anche agli affidamenti collegati al codice più generico “servizio di fornitura di personale” delle Stazioni appaltanti riconducibili al Ssn (Aziende del Ssn, comprese le Aziende Ospedaliere, le Aziende Ospedaliere Universitarie e i Policlinici e le Centrali di Committenza del settore sanità). Nell’arco temporale dal 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2024, tra le Regioni in cui prevale una maggiore e significativa allocazione di risorse pubbliche sugli “infermieri a gettone”, c’è la Basilicata. Nella Regione Abruzzo, il fenomeno dei “gettonisti”, « anche di recente, analogamente a quanto già osservato tra il 2019 e il 2023, è circoscritto al per- sonale infermieristico, per il quale è stata sostenuta una spesa di 8,9 milioni di euro». La Basilicata ha allocato sugli “infermieri a gettone” 2,3 milioni di euro, a fronte di 829 mila euro spesi per i “medici a gettone”. Dato messo in risalto poichè rappresenta l’11,7% del totale nazionale. Come spiegato dall’Anac, il supplemento di indagine sui costi per i “gettonisti” consente di ampliare il quadro dell’analisi del periodo 2019-2023 (agosto) potendo proseguire in continuità fino a tutto il 2024. Per la Basilicata, il dato completo del biennio 2023-2024 acquista maggiore valenza significativa se si considera che la spesa per l’acquisto di fornitura di personale infermieristico, nel periodo 2019- 2023 (agosto) era risultata di 2 milioni e 319 mila euro. Nello stesso pe- riodo, inoltre, quella per la fornitura di personale medico era risultata pari a 194 mila euro. Sommando, 2 milioni e 514 mila euro l’importo complessivo. Per entrambi i periodi di riferimento, che seppur contigui sono stati distinti dall’Anac, la voce maggiore è quella riferita al generico acquisto di “servizi di fornitura di personale”. Per la Basilicata è emerso un aumento dei costi complessivo. La sola spesa per servizi di fornitura di personale nel periodo 2019-2023 (agosto), per la Basilicata era risultata di 3 milioni e 16 mila euro. Per cui, in riferimento a questo periodo, il totale delle 3 voci di costo restituiva come risultato l’importo di circa 5 milioni e 530 mila euro. Nel biennio 2023-2024, in Basilicata il costo della spesa per il generico “servizio di fornitura di personale” è di poco inferiore al totale delle 3 voci di costo del periodo 2019- 2023 (agosto): 5 milioni e 247 mila euro. Nel biennio 2023-2024, la spesa complessiva in Basilicata è risultata in aumento poiché sommando i costi per il servizio di fornitura di personale, di personale medico e di personale infermieristico , il totale è di circa 8 milioni e 396 mila euro. In conclusione, per il biennio ‘23-’24. considerando le 3 voci di costo, la prima Regione per spesa “effettiva” è la Lombardia con 136,3 milioni di euro. Al secondo posto, con una spesa analoga a quella lombarda, pari a 133,3 milioni di euro, si colloca il Piemonte, e al terzo posto si riscontra la Toscana, con 97,7 milioni di euro, regione la cui spesa è stata sostenuta interamente per acquisire servizi con il generico «fornitura di personale». La Basilicata al 13° posto su 20.




Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link