Nuraghi, la Sardegna verso l’Unesco: nuovo ciclo di incontri in arrivo a Cagliari e a Sassari

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Il Nord e il Sud della Sardegna unite dal filo conduttore dei nuraghi. Dopo aver chiuso con successo due cicli di incontri a Cagliari, i nuovi appuntamenti sulla valorizzazione del patrimonio nuragico arrivano anche Sassari, che per la prima volta ospiterà il ciclo di conversazioni de “La Sardegna verso l’Unesco”, un nuovo modo di raccontare l’unicità straordinaria e identitaria dell’antica civiltà sarda.

“I nuraghi non sono solo un punto di forza ma anche un trait d’union di tutta la Sardegna – spiega Pierpaolo Vargiu, presidente de La Sardegna verso l’Unesco – Abbiamo una fortuna: il patrimonio nuragico è l’unica risorsa davvero presente in tutti i comuni della Sardegna, da Nord a Sud, senza dimenticare che le maggiori concentrazioni di monumenti nuragici non sono certo nelle grandi città, ma proprio in quelle zone interne che, soltanto costruendo nuove opportunità di sviluppo, possiamo davvero proteggere dallo spopolamento”.

Riprendono quindi da Cagliari (Sa Manifattura) e Sassari (Fondazione di Sardegna) gli appuntamenti primaverili de “La Sardegna verso l’Unesco” con una serie di conversazioni che dal 4 marzo al 16 maggio (ore 18-19.30) offriranno spunti di riflessione, contributi e analisi sulla ricchezza e importanza dell’antica civiltà sarda. Guidati dai soci dell’associazione, gli esperti accompagneranno i partecipanti in un viaggio alla scoperta del patrimonio nuragico sardo e delle potenzialità ancora inespresse, che ne fanno un elemento unico al mondo e uno straordinario asset di sviluppo economico. La nuova iniziativa parte proprio dal presupposto che il progetto di valorizzazione della civiltà nuragica possa rappresentare il biglietto da visita della Sardegna nel mondo.

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Si parte da Cagliari Sa Manifattura – il 4 marzo con il primo incontro dal titolo “Civiltà nuragica e Unesco: solo cultura o anche sviluppo economico?” nel corso del quale Pierpaolo Vargiu, presidente dell’associazione, e Raffaele Paci, professore di economia, Unica, tracceranno la strada affinché il patrimonio nuragico sardo divenga quel volano di sviluppo capace di generare una crescita reale e duratura per l’intera Sardegna. Il 18 marzo spazio alla storia con il secondo incontro dal titolo “Dai nuraghi alle città: come cambia la Sardegna alla fine dell’età del bronzo” che vedrà come protagonisti Antonello Sanna, socio dell’associazione, e Pierluigi Montalbano, divulgatore scientifico. Viaggio alla scoperta del monumento di Santu Antine il primo aprile con Sandra Tobia, socia dell’associazione, e Franco Campus, archeologo (“Storia e storie di un eccezionale monumento: il nuraghe Santu Antine”, il titolo dell’incontro). Si prosegue il 15 aprile con un argomento di grande attualità ma declinato al passato: “I cambiamenti climatici nel corso dei millenni. Le soluzioni vincenti in epoca nuragica”, con Paolo Tola, socio dell’associazione, e Maria Ausilia Fadda, già direttrice Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro.

Il 6 maggio si parlerà di “Paesaggi immutabili: i nuraghi in età romana e medievale” con Emanuela Abis, socia dell’associazione, Dario D’Orlando, archeologo Unica, e Marco Muresu, archeologo e ricercatore Unica. Infine, appuntamento il 20 maggio con l’ultimo appuntamento della sessione cagliaritana. Dietro la regia di Edoardo Balzarini, socio dell’associazione, sarà possibile capire meglio e scoprire di più sull’astronomia e il patrimonio culturale grazie all’intervento di Giulio Magli, professore di astrofisica, Politecnico di Milano (“Astronomia e patrimonio culturale: dalle piramidi egizie ai recenti siti Unesco”, il titolo).

Quattro gli appuntamenti programmati a Sassari presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna. Si parte il 21 marzo con l’incontro “La civiltà nuragica vista dagli antichi: Dedalo e altre storie”. Dopo i saluti di Giacomo Spissu, presidente Fondazione di Sardegna, Mario Segni, presidente Fondazione Antonio Segni, Salvatore Naitana, presidente Associazione Issla, e Pierpaolo Vargiu, presidente Associazione La Sardegna verso l’Unesco, saranno Attilio Mastino, già magnifico rettore Uniss, e Raimondo Zucca, professore Uniss, a curare il focus relativo alla civiltà nuragica vista appunto dagli antichi. Si prosegue il 2 aprile con l’incontro dal titolo “Rappresentare e comunicare il patrimonio culturale: la fruizione dei siti nuragici” a cura di Edoardo Balzarini, socio dell’associazione, ed Enrico Cicalò, professore Uniss. Il 16 aprile saranno Antonello Sanna, socio dell’associazione, e Anna Depalmas, professoressa di archeologia Uniss, a guidare la platea nel viaggio su “La Sardegna e i territori al di là del mare: le navi, le rotte, gli scambi”. Infine, il 16 maggio l’incontro dal titolo “Tempi che cambiano. Il nuraghe Palmavera tra archeologia, restauri e valorizzazione” con Paolo Tola, socio dell’associazione, che introdurrà e guiderà i quattro ospiti della serata. Saranno infatti presenti per l’ultimo appuntamento sassarese Luca Doro, archeologo Uniss, Gabriella Gasperetti, archeologa Sabap SS Nu, Alessandra Carrieri, restauratrice Sabap SS Nu, e Patrizia Luciana Tomassetti, architetto Drmn Sardegna.





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