Il turismo enogastronomico traina l’Umbria nell’estate 2024

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Crescita della domanda per tartufo, olio, cioccolato e birra artigianale

Il turismo enogastronomico –  Il turismo in Umbria ha registrato un incremento significativo nell’estate 2024, con una forte domanda per i prodotti tipici locali. Il tartufo, in particolare, si conferma un elemento centrale dell’attrattività regionale, supportato da una filiera che valorizza l’enogastronomia umbra. Un’indagine dell’Isnart, condotta su oltre 30.000 turisti e 9.000 imprese, ha evidenziato un settore in evoluzione, trainato dai Millennials e caratterizzato da una spesa media pro capite in aumento. L’analisi ha esplorato le motivazioni di viaggio, il livello di soddisfazione e il ruolo sempre più rilevante del turismo esperienziale.

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Le imprese locali puntano su strategie di promozione digitali, mentre i turisti mostrano un interesse crescente per esperienze immersive legate all’enogastronomia. La Camera di Commercio dell’Umbria, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia, il Comune di Norcia e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ha presentato i risultati della ricerca durante Nero Norcia, nell’ambito del Progetto Fenice.

Dichiarazione di Giorgio Mencaroni

Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, ha sottolineato l’importanza dell’analisi per comprendere i motori turistici della regione. “Abbiamo realizzato report dettagliati sul turismo enogastronomico, valutando l’impatto di ogni prodotto tipico e segmentando le attività promozionali in base alle diverse categorie di turisti. Questa indagine, presentata nel contesto del Progetto Fenice e di Nero Norcia, è fondamentale per definire strategie di rilancio economico e sociale in aree colpite dal sisma”, ha dichiarato Mencaroni.

Il report e il Progetto Fenice

L’indagine dell’Isnart, nata all’interno del sistema camerale per supportare il comparto turistico, ha evidenziato il valore delle eccellenze agroalimentari umbre. Il documento, intitolato “Le eccellenze della filiera agro-alimentare umbra come giacimenti di un nuovo turismo esperienziale”, ha analizzato il ruolo di birra, cioccolato, olio extra vergine d’oliva e tartufo. La ricerca è stata illustrata dalla dottoressa Adriana Mari nei locali TIPIC, Villaggio delle Tipicità, con il supporto del Gal Valle Umbra e Sibillini.

Il Progetto Fenice, finanziato con 5 milioni di euro dal Dipartimento per la Coesione Territoriale, punta alla rigenerazione di Norcia e della Valnerina. L’iniziativa prevede la creazione di un polo internazionale con finalità didattiche e scientifiche, guidato dall’Università per Stranieri di Perugia, con il supporto del Comune di Norcia, della Camera di Commercio dell’Umbria e della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Profilo del turista in Umbria

L’Osservatorio sull’Economia del Turismo, attraverso Isnart, ha tracciato un profilo dettagliato dei visitatori della regione. Il 40,1% dei turisti appartiene alla Generazione Y (Millennials), una quota superiore alla media nazionale (37,1%). Il 27,7% ha un’istruzione universitaria, mentre il 62,2% si colloca in una fascia economica medio-alta, contro il 39,9% della media italiana.

Le modalità di viaggio evidenziano che il 39,7% dei turisti sceglie di visitare l’Umbria in coppia, una percentuale inferiore alla media nazionale (43%). La regione ottiene un punteggio medio di 8,1/10 per la qualità dell’offerta turistica, superiore alla media italiana (8/10). Le famiglie con bambini rappresentano il 22,1% del totale, seguite dalle coppie (21%), dai giovani (17%) e dai senior (16%). I gruppi di amici o familiari coprono il 17,2%, mentre i gruppi organizzati si attestano al 9,4%.

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Turismo enogastronomico in crescita

L’indagine ha evidenziato il ruolo strategico dell’enogastronomia nelle scelte dei visitatori. Più di un turista su cinque ha scelto l’Umbria per i prodotti tipici, mentre quasi uno su tre ha privilegiato la regione per l’eccellenza della ristorazione.

Le attività enogastronomiche hanno registrato numeri rilevanti:

  • 8,8% ha acquistato prodotti locali
  • 6,1% ha partecipato a eventi enogastronomici
  • 9,5% ha cenato in ristoranti gourmet
  • 13,9% ha visitato cantine e frantoi
  • 8,9% ha preso parte a esperienze di produzione agroalimentare

L’interesse per i prodotti tipici è in crescita, con olio extra vergine d’oliva e tartufo tra le scelte principali dei visitatori. La birra artigianale sta guadagnando popolarità, in particolare tra i giovani, mentre il cioccolato continua ad attrarre un pubblico affezionato.

La domanda di esperienze immersive, come la caccia al tartufo o le visite ai frantoi, conferma il ruolo strategico dell’enogastronomia nel turismo umbro. La qualità dell’offerta ottiene valutazioni elevate, con un punteggio di 8,1/10 per cibo e bevande e di 8,3/10 per la ristorazione nel complesso.

Spesa media dei turisti

L’analisi delle spese conferma l’importanza del settore enogastronomico:

  • 26 € per ristoranti e pizzerie
  • 13,90 € per l’acquisto di cibi e bevande in negozi e supermercati
  • 24,40 € per prodotti tipici locali
  • 7,60 € per consumazioni in bar, caffè e pasticcerie

I dati mostrano come il turismo in Umbria sia un volano economico per le attività locali, con un’offerta sempre più orientata a esperienze autentiche e di qualità.

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