Pnrr, in provincia di Brescia pagato soltanto il 14% dei lavori totali (ma la Lombardia non è certo messa meglio col 21%)

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di
Massimiliano Del Barba

Sono 7.601 i progetti approvati in provincia di Brescia per un totale di 3,1 miliardi di euro di finanziamento, molti finanzieranno il Superbonus edilizio

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Notizie poco confortanti circa lo stato dei pagamenti del Pnrr. Sia a livello nazionale, sia regionale che, soprattutto, provinciale. Incrociando infatti i risultati dell’ultima rilevazione di Openpolis con i dati del portale openpnrr.it, il quadro non è dei più confortanti. Anzi. 

Openpolis, dal canto suo, ha certificato che «a livello regionale la percentuale dei pagamenti rendicontati finora ci parla di uno stato di avanzamento dei progetti tutto sommato molto contenuto. La regione più avanti da questo punto di vista è il Veneto che però si ferma al 28% delle risorse già erogate. Seguono il Trentino Alto Adige (24%) e la Liguria (22%). La Lombardia completa l’elenco delle regioni con una percentuale di pagamenti superiore al 20% con il 21%». E la provincia di Brescia? Si ferma al 14% contro Bergamo che è al 18% e la città metropolitana di Milano che è al 23%.




















































Ma c’è di più. A livello nazionale, per quanto i soggetti coinvolti nell’attuazione del piano italiano siano oltre 27 mila, la gran parte delle risorse si concentra tra pochi intimi. Tra i cento enti che ricevono più fondi dal Pnrr in Italia troviamo infatti 27 aziende, 21 amministrazioni pubbliche centrali (tra cui cinque ministeri), 16 Regioni e 12 Comuni. Il soggetto che beneficia della maggior quota di fondi in assoluto è Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Seguono E-distribuzione Spa e il ministero della Giustizia. Insomma, non esattamente quello che ci si sarebbe potuto immaginare durante i giorni bui del Covid e del lockdown. Per quanto riguarda invece gli importi già assegnati, possiamo osservare che il 35,4% dei fondi è destinato alle infrastrutture (circa 50 miliardi di euro, buona parte finiti però a rifinanziare gli incentivi edilizi come il Superbonus). Seguono gli interventi nell’ambito dell’istruzione e della ricerca (25,2 miliardi di euro, pari a circa il 18% dei fondi allocati) e quelli specifici per la transizione ecologica (18,4 miliardi di euro, pari al 13,1% dei fondi assegnati).

Il Pnrr italiano quindi è tutt’altro che in una fase avanzata di realizzazione nonostante ormai la sua conclusione sia dietro l’angolo. Ma a livello locale? In provincia di Brescia sono 7.601 i progetti approvati a vario titolo e in attesa di finanziamento per un controvalore totale di 3,1 miliardi di euro, il cui saldo a oggi, tuttavia, è ferma a 434 milioni di euro. Scorrendo poi l’area di competenza dei progetti, 1,2 miliardi va alle infrastrutture, di cui il grosso, come detto, è destinato al pagamento degli incentivi edili, poi quasi 600 milioni di euro sono stati (virtualmente) destinata alla transizione ecologica, 400 alla scuola, 330 al mondo delle imprese, 261 alla salute e 144 all’inclusione sociale. Ed è quest’ultimo capitolo che ha coinvolto, almeno nel bresciano, il maggior numero di Comuni: sono infatti 108 gli enti locali ad aver fatto richiesta di finanziamenti per la ristrutturazione, l’ampliamento o la realizzazione di nuove Rsa per anziani. Dal punto di vista della cubatura, invece, spiccano i 141 milioni assegnati a Unareti per sviluppare una smart grid per l’energia rinnovabile lungo la direttrice Milano-Brescia-Vobarno-Treremosine, circa 100 milioni per la realizzazione sul territorio delle Case di comunità e i 12,5 milioni per la Ciclovia del Garda. E infine, ovviamente, i 31 progetti destinati a Pertica Alta per un totale di 18 milioni, di cui però al momento solo il 30% è stato veramente erogato.

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2 marzo 2025 ( modifica il 2 marzo 2025 | 06:27)

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