Isee fino a 15mila euro: cosa cambia per i Bonus, tutte le novità

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Il governo italiano ha implementato misure significative per affrontare l’emergenza energetica e sostenere le famiglie più vulnerabili.

Tra le novità più rilevanti, spicca l’innalzamento della soglia ISEE a 15mila euro, che permette l’accesso ai bonus per il pagamento delle bollette. Questa modifica rappresenta un passo cruciale per alleviare le difficoltà economiche di un numero crescente di famiglie, che faticano a sostenere i costi sempre più elevati dell’energia.

Il bonus elettrico, in particolare, si rivolge alle famiglie in difficoltà economica e prevede un sostegno stimato in 1,3 miliardi di euro. Questa misura sarà discussa nei prossimi giorni dai tecnici dei ministeri dell’Economia e delle Finanze, e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

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L’aumento della soglia ISEE da 9.530 euro a 15.000 euro consentirà di ampliare la platea di beneficiari, inclusi coloro che, pur non trovandosi in condizioni di estrema povertà, si trovano in una situazione economica precaria a causa dell’aumento dei costi delle bollette.

Obiettivo di sostegno alle famiglie

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che l’obiettivo è “dare una mano ai fragili”, evidenziando l’urgenza di un intervento efficace.

Attualmente, la struttura del bonus è vincolata a criteri di reddito che escludono molte famiglie in difficoltà economica, ma che non rientrano nei parametri di povertà assoluta. L’aumento della soglia ISEE rappresenta una risposta a questa crescente esigenza.

Sostegno alle Imprese

Un altro aspetto cruciale del decreto riguarda l’intervento sulle imprese, in particolare quelle energivore e le piccole e medie imprese (PMI). Le risorse necessarie per attuare queste misure sono stimate intorno ai 3 miliardi di euro per un periodo di sei mesi. La proposta include:

Le novità per famiglia e imprese – greenstyle.it
  1. Utilizzo dei proventi delle aste ETS (Emission Trading System).
  2. Tassazione delle emissioni di CO2.
  3. Garanzia di energia a prezzi calmierati.

Questo approccio non solo sostiene le aziende più vulnerabili, ma mira anche a tutelare l’intero tessuto economico italiano, che si basa fortemente sull’attività delle PMI.

Trasparenza nei mercati energetici

Il tema dei costi energetici è complesso e presenta diverse sfide. Una misura importante in discussione è l’annullamento del differenziale di prezzo tra il gas sul mercato europeo, rappresentato dall’indice TTF della Borsa di Amsterdam, e quello sul mercato all’ingrosso italiano, l’indice PSV. Questa disparità di prezzo ha suscitato preoccupazioni, con il vice ministro Vannia Gava che ha sollecitato la Commissione Europea a indagare sulle possibili speculazioni legate ai prezzi del gas. È evidente che la questione della trasparenza nei mercati energetici è fondamentale per garantire un accesso equo e sostenibile all’energia.

Inoltre, il decreto prevede misure riguardanti le concessioni idroelettriche e una revisione degli oneri per la distribuzione del gas naturale. Queste misure sono state accolte con scetticismo da alcune associazioni come il Codacons, che ha sollecitato un intervento strutturale più incisivo per combattere le speculazioni e rivedere la tassazione, in particolare per quanto riguarda gli oneri di sistema. È fondamentale che le politiche adottate non solo affrontino l’emergenza attuale, ma creino anche un quadro sostenibile a lungo termine per il settore energetico.

L’innalzamento della soglia ISEE e le misure di sostegno ai bonus bollette si inseriscono in un contesto europeo in evoluzione. L’atteggiamento di alcuni Stati membri verso il mercato del gas e l’energia sta cambiando, e la possibilità di riaprire rotte come il gasdotto South Stream, condizionata da eventuali accordi di pace tra Russia e Ucraina, solleva interrogativi sulla sicurezza energetica e sull’indipendenza energetica dell’Europa.

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