Teatro di Vejano, 5 appuntamenti in cartellone e 3 eventi gratuiti per la seconda parte della stagione

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Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano. Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il Viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero”, commenta il direttore artistico Fausto Costantini. “Cinque spettacoli che sì, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto, attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi”.

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

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Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato. 
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ricomparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita? 

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fatto decadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di queste donne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro”, tiene a precisare il direttore artistico Fausto Costantini.

Per informazioni e prenotazioni: teatrovejano@gmail.com – 333 8537695 – www.teatrovejano.it





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