migliorare la strada Pesaro-Urbino e accelerare le altre opere strategiche per lo sviluppo del territorio

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Il Comune di Pesaro presenta le osservazioni sulla realizzazione delle strade di collegamento attualmente non presenti nel Piano regionale delle Infrastrutture, in particolare «la Regione Marche non fa cenno ad alcun miglioramento e adeguamento della strada tra Pesaro e Urbino oltre ad altre opere quali la rotatoria di Colombarone, le opere compensative di Società Autostrade, la media velocità ferroviaria e la ciclovia adriatica.

Tutti interventi che devono necessariamente essere integrati nel Piano attualmente presentato». È quanto detto dal sindaco Andrea Biancani che rimarca poi la candidatura di Pesaro e Urbino 2033 a Capitale europea della cultura «che passa anche e soprattutto dalle infrastrutture di collegamento che si prevedono per tutto il territorio, e in particolare per le due città».

Si parla di cinque punti fondamentali che riguardano il futuro delle infrastrutture «e con i quali abbiamo chiesto di prevedere un collegamento più veloce, sicuro e migliore sia per l’economia, le imprese e anche ai fini turistico-culturali di tutta la provincia, in vista soprattutto della candidatura che presenteremo entro il 2027». I lavori fanno riferimento a infrastrutture stradali, ferroviarie e ciclabili che l’amministrazione chiede vengano messe in atto. Nello specifico, come priorità, e in accordo con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, è stato richiesto il collegamento tra Pesaro e Urbino con l’adeguamento da due a quattro corsie della Montelabbatese nel tratto Pesaro-Morciola, nonché il miglioramento e adeguamento della SS423 Urbinate, nel tratto Morciola-Urbino. «Parliamo di due grandi interventi fondamentali per il collegamento di tutto il territorio – continua Biancani, spiegando le opere – che consentirebbero a turisti, ma anche lavoratori e cittadini, di potersi spostare in modo più veloce e sicuro da una parte all’altra della provincia, auspicando ad una progettazione esecutiva ultimata entro il 2027. Quella attuale – precisa – è una strada che da ormai troppo tempo non è più in grado di reggere il traffico e le nuove necessità, Pesaro e Urbino sono due capoluoghi vicini ma ancora troppo lontani a causa del mancato ammodernamento delle infrastrutture di collegamento». Queste nuove opere risultano fondamentali «anche per un adeguato collegamento stradale tra la vallata del Foglia e la già prevista realizzazione della Fano-Grosseto (E78)».

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A questi interventi si aggiunge la richiesta di realizzazione della rotatoria di Colombarone (all’intersezione tra la SS16 e la strada della Siligata) e l’inizio dei lavori sulle opere compensative di Società Autostrade, già in ritardo sul cronoprogramma, che riguardano la Circonvallazione di Santa Veneranda; il potenziamento della SP423 Urbinate; la rotatoria di Borgo Santa Maria; la nuova bretella di Adduzione Ovest di Pesaro sud (c.d. Bretella Fratelli Gamba); l’ampliamento a 4 corsie della strada Interquartieri. «Anche questi fondamentali per il collegamento funzionale e veloce tra i vari quartieri della città», diventati oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi, per sollecitare il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il direttore generale Infrastrutture e Autostrade per l’Italia.

Gli ultimi due interventi richiesti dall’amministrazione comunale riguardano le infrastrutture ferroviarie e quelle ciclabili. Nello specifico, sull’arretramento della ferrovia e la realizzazione dell’Al Velocità, il sindaco chiede venga «precisato che il tratto Pesaro-Fano costituirà il primo stralcio funzionale nella realizzazione dell’intervento, considerando che comporterà maggior risparmio in termini di tempo di percorrenza nei collegamenti tra l’Emilia-Romagna e la Puglia». Infine, sotto il profilo ciclabili, richiede: «Il completamento della Ciclovia nazionale Adriatica, nel tratto Pesaro-Colombarone che rientra nello scenario di riferimento del 2027, considerando che i tratti Colombarone-Gabicce e Pesaro-Fano sono già realizzati e che si avrebbe così l’opportunità di collegare Gabicce con Fano senza soluzione di continuità. Un ulteriore collegamento che sarà utile agli spostamenti dei cittadini ma anche dei turisti, che avranno così modo di visitare più città del territorio anche con mezzi alternativi all’auto, implementando l’utilizzo della bicicletta. Un tratto caratteristico della nostra città e non solo».



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