Presenti i ministri Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso. Al centro dell’evento: la necessità di un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia, di una semplificazione degli iter autorizzativi e di strumenti che mitighino il rischio dei progetti. Focus GSE e ENEA sui piani di sviluppo del settore e sugli incentivi a disposizione.
Mancano pochi giorni all’apertura dei battenti dell’Italian Geothermal Forum, l’evento dedicato alla promozione del dibattito sullo stato e sulle prospettive del settore geotermico. Appuntamento fissato per l’11 e il 12 marzo presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica”, in Viale dell’Astronomia 30, a Roma.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con l’Unione Geotermica Italiana (UGI), l’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Rete Geotermica e l’Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGHP) – sezione di ANIPA – con la partecipazione di A2A e numerosi importanti Sponsor.
In occasione del convegno saranno presenti figure di spicco come il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che aprirà i lavori del Forum, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che darà via alla seconda giornata. Presenti anche Philippe Dumas, Segretario Generale EGEC, il Direttore Generale ENEA, Giorgio Graditi, e il Presidente GSE, Paolo Arrigoni, che faranno il punto sui piani di sviluppo del settore e sugli incentivi a disposizione. I saluti di benvenuto sono affidati a Paolo Angelini, Amministratore Unico In Fieri.
Il programma dell’Italian Geothermal Forum include sessioni plenarie sugli scenari di politica energetica e di mercato presenti e futuri, a scala nazionale ed europea, che vedrà anche la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali, e sessioni tecniche parallele dedicate alla produzione geotermoelettrica, al teleriscaldamento, alle pompe di calore, al geoscambio, alle CER termiche e ai minerali strategici dalle brine geotermiche.
Nel corso dei vari dibattiti si parlerà anche della necessità di un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia, in sintonia con l’impegno del Parlamento Europeo per una strategia geotermica Europea, di semplificare gli iter autorizzativi e di dotarsi di strumenti che mitighino il rischio esplorativo. Previsti anche momenti di networking fra istituzioni, operatori e territori, incontri con i media e la presenza di enti di ricerca e associazioni italiane ed estere.
Ci saranno focus anche sulla parte termica ad uso dei cittadini. Ci si confronterà su come la geotermia (energia rinnovabile, costante e affidabile) abbia molteplici applicazioni nella produzione termica e/o elettrica, o nell’estrazione di Critical Raw Materials, e il Consiglio Nazionale dei Geologi, oltre a mettere in evidenza il ruolo dei professionisti, presenterà diverse proposte operative e di semplificazione normativa utili per lo sviluppo della geotermia a servizio di tutti i cittadini, per la produzione di calore in relazione alla decarbonizzazione e per la riduzione delle emissioni in atmosfera.
“Guardiamo con estrema attenzione alla geotermia per il riscaldamento degli edifici. Il teleriscaldamento permette di massimizzare i benefici ottenibili da questa fonte, consentendone un utilizzo a scala urbana, a differenza delle soluzioni individuali. La sfida della decarbonizzazione potrà essere vinta se saremo messi nelle condizioni di utilizzare al meglio il potenziale della geotermia, a fianco di soluzioni di recupero di calore già oggi implementate od allo studio”, commenta Luca Rigoni, Amministratore Delegato di A2A Calore e Servizi.
Platinum Sponsor è Enel Green Power, tra i leader globali nel settore che in Italia gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate nel cuore caldo di Toscana, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto.
“Enel Green Power – ha detto Luca Rossini, responsabile Geotermia di Enel Green Power – non poteva mancare a questo importante appuntamento di livello nazionale. I quasi 6 miliardi di kWh prodotti annualmente sul territorio regionale, oltre a soddisfare circa il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% delle rinnovabili prodotte in Toscana, costituiscono un distretto di lavoro e occupazione ad alta specializzazione e forniscono calore utile a riscaldare oltre 13mila utenti, 27 ettari di serre e numerose aziende dell’agroalimentare, dello slow food e dell’artigianato di qualità, per una filiera di eccellenza tecnologica e di economia circolare che si pone come modello di sviluppo sostenibile e laboratorio di innovazione continua”.
In prima linea a supportare l’evento le Istituzioni e gli enti di ricerca. Hanno concesso il Patrocinio il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la Regione Lazio e Roma Capitale. Tra gli altri patrocinatori dell’Italian Geothermal Forum compaiono anche: Amici della Terra, Anim, CTI, IAH Italian Chapter, ISPRA, ENEA, CNR, SNPA.
Diamond Sponsor dell’evento sono Danfoss, Isoplus, Hartmann Valves e Termoleader. Tutte le società sottolineano l’enorme potenziale della geotermia, purtroppo non sfruttato, e l’importanza delle istituzioni a promuovere uno sviluppo pieno del settore. Attualmente, infatti, la geotermia contribuisce solo per il 2% alla copertura della domanda nazionale di energia elettrica, nonostante l’Italia sia uno dei Paesi a più elevato potenziale geotermico in Europa. Stando a quanto emerso nello studio svolto da TEHA (The European House Ambrosetti) nell’aprile 2024, se valorizzassimo anche solo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe soddisfare il 10% della domanda di elettricità in Italia al 2050.
“Oggi, le reti geotermiche possono diventare una parte cruciale del sistema energetico urbano, permettendo di sfruttare in modo molto più efficiente le risorse rinnovabili locali. L’Italia ha già dimostrato un forte impegno posizionandosi con più tecnologie come leader europeo nel panorama del riscaldamento sostenibile. Tuttavia, ha finora sfruttato la geotermia soprattutto per la generazione elettrica e non c’è ancora una proporzionalità tra la nostra lunga esperienza nel settore geotermico e il numero di impianti di teleriscaldamento che utilizzano queste risorse”, ha commentato Gaia Balzarini, Global Industry Affairs di Danfoss Climate Solutions.
“Termoleader ha preso parte a questo evento perché vuole essere tra i protagonisti di questo dibattito portando sul tavolo l’esperienza e le prospettive che il territorio propone. L’energia geotermica è una risorsa dal potenziale enorme che il nostro territorio possiede e che può diventare protagonista nel processo di decarbonizzazione che ci siamo impegnati a percorrere. A far sì che ciò avvenga è fondamentale che le istituzioni siano i primi convinti promotori dello sviluppo di questo settore”, ha affermato Alessandro Chelazzi, responsabile teleriscaldamento di Termoleader.
“Siamo fermamente convinti che lo sviluppo di reti di teleriscaldamento collegate alla geotermia sarà un tassello importante per arrivare alla decarbonizzazione delle nostre città. È per questo motivo che Isoplus ha deciso di puntare fortemente sull’Italia realizzando un nuovo polo produttivo all’avanguardia che vogliamo diventi il riferimento per tutti gli operatori di settore”, ha dichiarato Paul Rindler, Managing Director di Isoplus.
“Crediamo nello sviluppo della geotermia in Italia ed in qualità di socio UGI vogliamo contribuire in modo significativo al conseguimento dei principali obiettivi strategici all’interno dell’UE, tra cui la decarbonizzazione di diversi settori industriali, il rafforzamento dell’autonomia energetica europea e l’eliminazione della dipendenza dai combustibili fossili”, ha aggiunto Simone Baldassarri, Country Manager Italia di Hartmann Valves.
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