“Fermo anche alle auto disabili”

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La riscossione tributi in commissione Trasparenza, Savastano: “Fermi amministrativi anche alle auto dei disabili. Stop aggressività”. Nov: “Operiamo nel rispetto di norme e persone”

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Sono circa 2 milioni gli atti inviati nel 2024 da Napoli Obiettivo Valore, la società di riscossione coattiva del Comune di Napoli, ai cittadini per tasse e multe non pagate. Mentre sono 35mila le rateizzazioni richieste dai napoletani dal 2023 ad oggi. Numeri che emergono dalla relazione che la società ha fatto oggi in commissione Trasparenza al Comune di Napoli, presieduta da Iris Savastano, durante la quale si è fatto il punto della situazione sulle criticità emerse nelle procedure di riscossione dei tributi.

All’incontro hanno preso parte la responsabile dell’Area Entrate del Comune di Napoli, Paola Sabadin, i rappresentanti di Napoli Obiettivo Valore S.r.l., l’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli e l’avvocato Rocco Zuccarella. La presidente Savastano, parlando di Napoli Obiettivo Valore s.r.l., ha evidenziato che in città sono stati inviati migliaia di avvisi per IMU, Tari e violazioni del Codice della Strada. I cittadini hanno quindi 60 giorni di tempo dalla notifica per saldare o richiedere annullamento o rateizzazione. L’obiettivo dell’Amministrazione è incassare 1 miliardo di euro in 10 anni, solo nel 2024 sono stati incassati 115 milioni di euro.

Savastano: “No a modalità aggressive di riscossione”

“Tuttavia – ha chiarito la presidente Savastano, come riporta il comunicato stampa del Comune – la preoccupazione della commissione è quella di comprendere perché le modalità di recupero siano in molti casi aggressive. Sono numerose, infatti, le segnalazioni da parte dei cittadini relative a comportamenti anomali da parte della società, che ha proceduto con fermi amministrativi di auto di disabili o pignoramenti di pensioni di invalidità, o emettendo ingiunzioni di pagamento rispetto a sanzioni amministrative già pagate”.

Sono stati, quindi, chiesti chiarimenti sul “perché la società non effettui, prima di inviare le ingiunzioni, una ricognizione dei pagamenti dovuti e perché la sua azione non corrisponda alle pronunce dei giudici. Occorre inoltre spiegare perché prima di procedere alle esecuzioni forzate non vengano inviati avvisi ai contribuenti, è necessario quindi approfondire il modus operandi della società e capire perché non vengano rispettati i principi di lealtà e collaborazione”.

NOV: “La società opera nel rispetto di norme e persone”

Nel corso della commissione è arrivata anche la riposta di Nov. Come ha spiegato Mirco Gentilini della Napoli Obiettivo Valore, “la società ha iniziato la sua attività nel 2023 e l’invio degli atti di notifica è partito molto velocemente per gli impegni assunti nell’ambito del Patto per Napoli. Nel 2024 – ha chiarito – sono stati spediti un milione e novecentomila atti ed è evidente che su questo volume di attività vi possano essere stati errori, ricordando, però, che la legge non prevede la possibilità di pignorare le pensioni e che a fronte di richieste di rateizzazione la procedura di fermo si blocca”.

Sulle procedure, Gentilini ha inoltre evidenziato che “la società opera nel pieno rispetto delle norme e delle persone e che prima che partano le azioni esecutive il contribuente riceve due notifiche, una del Comune e una della società, e ad oggi i dati ci parlano di due milioni di atti spediti e di 35mila rateizzazioni”.

Infine, il rappresentante di Nov ha concluso:

Ogni dieci giorni, poi, si svolgono riunioni operative con gli uffici comunali per tenere conto di eventuali criticità e segnalazioni, in quanto è il Comune a definire l’indirizzo generale sulle attività del concessionario.  Ha infine ribadito che gli atti inviati ai contribuenti hanno scadenza a 60 giorni, pertanto non si parte subito con le azioni esecutive, e che gli sportelli della società sono sempre a disposizione dei cittadini – ogni giorno si ricevono in media 150 persone – e sono previsti anche due giorni nei quali è possibile recarsi nelle sedi delle Municipalità per ogni chiarimento.

L’Ordine dei Commercialisti: “Disponibili a collaborare”

Nel dibattito Fabio Cecere, consigliere e segretario dell’Ordine dei commercialisti, ha ricordato “la disponibilità dell’Ordine a collaborare con il Comune e con la stessa Napoli Obiettivo Valore sulle problematiche della riscossione, e ha anche ricordato le criticità rilevate dall’Ordine rispetto alla normativa sulle società di riscossione, ora sanate dal Decreto Milleproroghe”.

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Per l’Ordine dei commercialisti, è intervenuto anche Giuseppe Pedersoli, presidente della commissione riscossione dell’Ordine, che ha evidenziato che “il problema è di carattere giuridico e non politico, perché se è vero che le tasse vanno certamente pagate, è anche vero che la richiesta va fatta nei tempi e nei modi giusti. Se è servita una norma per consentire a Napoli Obiettivo Valore, almeno per il futuro, di operare, allora significa che il problema c’era e che bisognerà fare una riflessione sul carattere retroattivo del provvedimento. Sarebbe stato, infine, più corretto attendere la pronuncia della Cassazione sulla legittimità della società, ha concluso, prima di continuare con le attività di riscossione”.

L’avvocato Rocco Zuccarella ha chiesto “chiarimenti su una serie di provvedimenti anomali, come i fermi e pignoramenti fatti nonostante le istanze di rateizzazione e i ricorsi con sospensive del giudice, esempi di vessazioni senza la protezione giuridica del contribuente. Giusto recuperare le somme dovute, ma bisogna dare respiro al contribuente e consentirgli di esporre le proprie ragioni”.

Importante, secondo Paola Sabadin, responsabile dell’area Entrate, distinguere i casi specifici dalla modalità di lavoro degli uffici comunali e della società. Tra i consiglieri intervenuti Toti Lange (Misto) ha ricordato che la commissione Trasparenza oggi va a supplire il deficit della commissione bilancio che sarebbe il luogo deputato a discutere di questo tema. Ha ricordato che i consiglieri raccolgono ogni giorno le istanze dei cittadini e non riescono a dare risposte operative e spiegazioni. Il concessionario non mette il contribuente in condizioni di avere risposte e questo potrebbe determinare conseguenze tragiche nelle persone più fragili. Il concessionario deve farsi carico dell’indicazione politica che viene dal Consiglio di avere un fisco amico e per questo sarebbe utile prevedere che la società si faccia carico delle segnalazioni dei cittadini raccolte dai consiglieri per dare risposte immediate ai dubbi interpretativi. In conclusione, la presidente Savastano ha condiviso la proposta dell’Ordine dei commercialisti di avviare una collaborazione con la società di riscossione, proponendo che l’intesa sia allargata anche all’Ordine degli avvocati, per garantire che siano date risposte rapide alle legittime aspettative dei cittadini.





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