SULMONA – Il tempo comincia a stringere per la corsa delle elezioni comunali abruzzesi, visto che per le prime ipotesi ministeriali il primo turno potrebbe essere fissato l’11 maggio e il ballottaggio il il 25 maggio, e questo significa che il 10 aprile dovranno essere consegnate le liste, e manca poco più di un mese.
Partite al rallentatore, con estenuanti discussioni dentro centrodestra e il centrosinistra, si stanno anche in Abruzzo delineando i candidati a sindaco, con occhi puntati sulle due principali sfide, che prevedono il ballottaggio, quella di Ortona in provincia di Chieti, 22.305 abitanti, e Sulmona in provincia dell’Aquila, 22.438, ed anche, sempre un provincia dell’Aquila, a Carsoli, 5.067 abitanti. Gli altri comuni al voto sono Bussi sul Tirino, 2.296 abitanti, in provincia di Pescara, Castilenti, 1.373 abitanti, in provincia di Teramo, e Bisegna, 207 abitanti in provincia dell’Aquila.
Ad Ortona e Sulmona intanto il dato eclatante è che dopo una lunga fase di stallo e interlocuzioni, sono aumentati a dismisura i candidati, che alla fine dei giochi potrebbero diventare rispettivamente 8 e 6, con centrodestra e centrosinistra spaccati ad Ortona, più o meno compatti a Sulmona, dove la novità delle ultime ore è la discesa in campo di della ex parlamentare di Fi Paola Pelino.
Per quanto riguarda Ortona, è stata ufficializzata la candidatura a sindaco di Nicola Fratino il 70enne ex sindaco di centrodestra in carica per 15 anni, e fino al 2011, sostenuto da Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Ortona Popolare, e Alleanza per Ortona, benedetto il primis dal coordinatore azzurro Nazario Pagano, sostenuto anche dall’ex assessore regionale Mauro Febbo, e dal commissario cittadino di Fi, l’assessore Daniele D’Amario.
Fratelli d’Italia, partito leader in Abruzzo, sordo ai tanti appelli all’unità però è pronto a lanciare in pista Angelo Di Nardo, candidato sindaco alle ultime elezioni.
La rottura è arrivata dopo che Fdi, su iniziativa del segretario provinciale Antonio Tavani ha commissionato un sondaggio alla società Noto, in base al quale il candidato più gradito è risultato essere proprio Di Nardo con una preferenza del 56% mentre Nicola Fratino era sotto il 50% .
Tavani, appresa l’intenzione degli alleati di andare comunque per la loro strada ha avuto parole dure: “prendiamo atto con rammarico, ma anche con stupore, della volontà degli alleati di ufficializzare questa fuga in avanti. Nelle ore in cui a Roma si discuteva di trovare una possibile convergenza su Di Nardo, ecco la convocazione intempestiva e irrituale di questa conferenza stampa. Prendiamo atto”.
Inizialmente Fdi aveva proposto Franco Vanni, medico di base, già candidato non eletto alle regionali, mentre Lega, Forza Italia, Noi moderati, Udc, Alleanza per Ortona e Ortona Popolare avevano puntano sull’ex assessore Gianluca Coletti, figlio dell’ex senatore, consigliere regionale e presidente della Provincia Tommaso Coletti, esponente del Pd poi passato nel centrodestra, eletto nel 2020 con una lista civica.
A complicare ancor più il quadro, l’intenzione di essere ancora una volta della partita da parte del sindaco uscente, Leo Castiglione, eletto a capo di una coalizione civica, ma anche con dentro Forza Italia, e con il pieno appoggio di Febbo. La sua consiliatura è stata però una via crucis, e a seguito delle dimissioni di nove consiglieri comunali, ad aprile scorso si è dimesso, con la nomina del commissario prefettizio Gianluca Braga.
Passiamo dunque al centrosinistra: neanche qui si è trovata l’unità, quella considerata strategica del campo largo, sul modello del Patto per l’Abruzzo, che ha candidato il professor Luciano D’Amico alle regionali del marzo 2024, battuto però dal riconfermato Marco Marsilio di Fdi.
Già da tempo in campo c’è infatti Ilario Cocciola, appoggiato da Partito democratico, Italia viva, Centro Democratico, Azione, Alleanza verdi e sinistra. Cocciola è stato già candidato a sindaco nel 2022, sconfitto al ballottaggio contro Castiglione, e sostenuto da liste civiche fino al discusso apparentamento con il candidato del centrodestra, Angelo Di Nardo. Il Pd non aveva presentato una sua lista.
Una candidatura, quella di Cocciola, non gradita però al Movimento 5 stelle, e nei giorni scorsi si sono moltiplicate le riunioni, alla presenza anche della coordinatrice provinciale, la deputata Daniela Torto, e a breve potrebbe essere ufficializzata la candidatura dell’avvocato Nicola Napolione, anche se Torto ha smentito questa ipotesi.
Ma non è ancora finita, a smarcarsi nel centrosinistra è stato anche il Partito socialista italiano, che correrà con Nicola Primavera e sarebbe pronto a scendere il campo anche l’ex segretario cittadino del Pd, Franco Musa, commissariato dal partito, per forti divergenze, e sostituito a ottobre in tutti i tavoli in vista delle elezioni dal segretario provinciale Leo Marongiu e dal sindaco di Tollo Angelo Radica.
In corsa poi anche Cristiana Canosa, già vicesindaco di Castiglione e candidata alle regionali nella lista di Luciano D’Amico, sostenuta da quattro liste civiche, Cristiana Canosa Sindaco, Lista Rosa, Ortona Protagonista, Fare per Contrade e Quartieri.
Insomma i candidati potrebbero arrivare a otto, in una città di 22mila abitanti, e a questo punto l’ipotesi più concreta è quella del ballottaggio.
Trasferiamoci a Sulmona, l’altra città dove è previsto il ballottaggio e dove il Comune è commissariato dal viceprefetto Ernesta D’Alessio, dopo la caduta del sindaco di centrosinistra Gianfranco Di Piero, determinata il 30 dicembre 2024 dalle dimissioni in blocco di nove consiglieri comunali, e dopo la defezioni di tre consiglieri, i civici Maurizio Proietti e Caterina Di Rienzo e della ex dem Teresa Nannarone, che si sono poi dimessi assieme ai consiglieri dell’opposizione.
La novità dell’ultim’ora è rappresentata dell’imminente discesa in campo con una sua formazione civica di Paola Pelino, ex deputata e senatrice di Forza Italia, fedelissima di Silvio Berlusconi, della famiglia di imprenditori dei celebri confetti.
“Sto ancora valutando e molti mi dicono che sono pronti a candidarsi al mio fianco. C’è ancora un po’ di tempo e voglio raccogliere i consensi di tutti i cittadini e in particolare di quanti vedono nella mia persona una possibilità di un cambio di passo per la mia città”, ha affermato Pelino.
Per il resto il centrodestra è (quasi) compatto, intorno alla candidatura di Luca Tirabassi, presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati, sostenuto da Fdi, Lega, Forza Italia, Noi moderati, che ha come punto di riferimento il sindaco di Prezza e consigliere regionale vice presidente vicario del consiglio Marianna Scoccia, e da una componente civica che fa riferimento all’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, marito di Scoccia, candidato sindaco alle precedenti elezioni sconfitto da Di Piero al ballottaggio, anche perché Gerosolimo, presa consapevolezza che la partita era persa, si è ritirato dalla corsa.
Appoggerà dopo un travaglio interno Tirabassi anche l’Udc: ad essersi smarcata dall’alleanza era stata la coordinatrice cittadina dell’Udc, Catia Puglielli presidente del Tribunale per i diritti del malato, e alla fine il partito scudocrociato, su indicazione del segretario nazionale, Lorenzo Cesa, le ha dato il benservito, mettendo al suo posto l’avvocato Alessandro Rotolo, componente del consiglio dell’Ordine forense. Il mandato è quello di lavorare alle liste percorrere nel centrodestra.
Compatto anche il centrosinistra e Movimento 5 stelle, intorno alla candidatura di Angelo Figorilli, ex giornalista del Tg2, ora in pensione, inviato in vari Paesi del mondo, autore anche di libri tratti da questa esperienza e di un docufilm dedicato alla figura del sindacalista sulmonese Carlo Tresca.
Una fumata bianca arrivata dopo che il centrosinistra rischiava di spaccarsi, con due nomi sul tavolo, quello dell’ex assessore alla Cultura, Carlo Alicandri Ciufelli voluto dal Pd, e Riccardo Verrocchi, esponente del mondo cooperativo.
Altri candidati in corsa sono quello del terzo polo, “Metarmofosi”, con promotore Nicola Di Ianni, in un progetto politico ed elettorale che vede il coinvolgimento dell’ex sindaco di Sulmona, Bruno Di Masci.
Infine non si esclude la corsa di un quinto candidato sindaco, Alberto Di Giandomenico, vicino a Noi con Vannacci, movimento dell’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci, che sta lavorando alla lista civica di destra “Italica”. Ma sta bussando anche alle porte del centrodestra e del terzo polo.
Infine Carsoli, dove ad ottobre è caduto il sindaco civico Velia Nazzaro, con l’arrivo del commissario prefettizio Maria Cristina di Stefano. A farla cadere l’esponente di Fratelli d’Italia Gianpaolo Lugini, eletto consigliere regionale a marzo 2024 con la lista Marsilio, ex vicesindaco e poi consigliere che sosteneva civica bipartisan di Nazzaro, e che si è dimesso assieme a tre consiglieri di maggioranza e a quelli di opposizione.
Ed ora a candidarsi appoggiato da Lugini sarà l’avvocato Alessandro Marcangeli, consigliere comunale uscente, con la civica di centrodestra Amare Carsoli
Nazzaro con ogni probabilità intende ricandidarsi per un terzo mandato, magari tornando nel campo del centrosinistra, da cui proviene. Ma questo significa ricucire con Rosa De Luca riconducibile al Partito Democratico, uno dei consiglieri dimissionari.
In provincia dell’Aquila a giugno si vota infine a Bisegna, 207 abitanti, dove è caduto il sindaco Antonio Mercuri, in provincia di Pescara a Bussi sul Tirino, 2.296 abitanti, comune commissariata per la morte a 70 anni del compianto sindaco Salvatore Lagatta, in provincia di Teramo si vota infine a Castilenti 1.373 abitanti, dove è invece tragicamente scomparso a 58 anni l’amato sindaco Alberto Giuliani.
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