Crescita crociere a Venezia: nel 2025 attesi 644mila passeggeri

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TRIESTE – La stagione delle crociere 2025 a Venezia e Chioggia dovrebbe portare 644mila passeggeri con 514 scali.
Buone prospettive e una crescita rispetto ai 634mila passeggeri e 492 scali registrati nel 2024. Il via ufficiale il 22 marzo con l’arrivo della “Viking Star” a Fusina.

L’evento per presentare la stagione si è tenuto oggi nella sede di Venezia Terminal Passeggeri (VTP) alla presenza del presidente e amministratore delegato Fabrizio Spagna, del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e di Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Authority di Venezia.
Durante l’incontro, sono stati illustrati i dati e le prospettive della nuova stagione, che confermano il ruolo di Venezia come scalo strategico per il turismo crocieristico di lusso e Chioggia come destinazione di nicchia per itinerari esclusivi.

Tra le novità più rilevanti, il segmento delle crociere di alta gamma registra un incremento del 16% negli scali rispetto alla stagione precedente. Inoltre, le compagnie crocieristiche oceaniche che scaleranno in Laguna aumenteranno da 21 a 25, con un totale di 50 navi previste per il 2025, quattro delle quali debutteranno per la prima volta a Venezia. Le operazioni in modalità “Home Port” continueranno a rappresentare oltre il 95% del traffico complessivo.
Un altro passo avanti è rappresentato dalla piena operatività del nuovo terminal di Fusina per tutto l’anno. Dopo un investimento di circa 5 milioni di euro da parte di VTP e il dragaggio effettuato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSP), la Capitaneria di Porto ha aggiornato l’ordinanza che limitava l’ormeggio di navi superiori ai 210 metri, consentendo così una maggiore flessibilità operativa. Fusina si conferma dunque un terminal chiave per il segmento luxury, rafforzando la strategia di approdi diffusi, che comprende anche le banchine Liguria e Lombardia a Porto Marghera e gli accosti di San Basilio e Marittima per le navi fino a 25.000 tonnellate di stazza, come previsto dal DL 103/21.
Nel piano di sviluppo per il periodo 2025-2036, VTP ha previsto investimenti per 28,6 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i servizi e l’infrastruttura portuale per garantire un’accoglienza sempre più efficiente e sostenibile ai passeggeri e alle compagnie di navigazione.

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«Venezia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Il Mit ha deciso di sostenere con forza il suo sviluppo, investendo risorse per quasi 400 milioni di euro. Lo scalo è anche un importante terminal delle autostrade del mare. Riteniamo che sia essenziale garantire la continuità, e la riforma portuale sarà il motore che guiderà questo processo» ha detto il viceministro Rixi.
«Con la stagione 2025 consolideremo una tendenza alla crescita nel settore che ci ha consentito di raggiungere nel 2024 quasi 600mila passeggeri partendo dallo stop assoluto del traffico crocieristico in laguna del 2021. Risultati rilevanti frutto di un importante lavoro svolto dall’Autorità e dalla struttura commissariale, in collaborazione con tutti gli attori in gioco – in primis il MIT, la Capitaneria di Porto (che è sempre stata al ostro fianco in modo risolutivo), l’Autorità per la Laguna, le Forze dell’ordine operanti in porto, l’Agenzia delle dogane, i comuni di Venezia e di Chioggia, VTP e i servizi tecnico nautici -, che hanno operato nel quadro di una visione nuova di industria crocieristica più sostenibile e più attenta alle esigenze del territorio di riferimento, applicando un approccio scientifico alla risoluzione dei problemi. L’orizzonte biennale del cronoprogramma governativo per la conclusione delle opere commissariali – ha detto il presidente Di Blasio – ci impone di continuare a lavorare con ritmi serrati per arrivare alla realizzazione della nuova stazione passeggeri sita sul canale Industriale Nord sponda nord a Marghera e dei relativi due ormeggi per navi da 300 metri. L’opera, congiuntamente ai lavori di escavo manutentivo previsti, i cui progetti sono attualmente in fase di valutazione impatto ambientale, ci permetterà nel 2027 di portare a termine i lavori commissariali e quindi di riportare a Venezia e a Chioggia 1 milione di crocieristi, gestiti per la massima parte in modalità homeport e con un’attenzione al contesto ambientale e urbano, oltre che alla sicurezza, senza precedenti a livello internazionale».
Fabrizio Spagna, presidente e ad di VTP ha sottolineato: «L’impegno e la perseveranza per la costruzione di un nuovo modello di crocieristica diffusa, compatibile con la città e con il traffico merci, sta cominciando a mostrare i primi risultati. Come Venezia Terminal Passeggeri siamo determinati, anche in virtù del nuovo orizzonte temporale al 2036, a rilanciare il ruolo di Venezia e Chioggia come scali privilegiati per un turismo crocieristico sostenibile e moderno, che possa garantire una gestione efficiente dei flussi e salvaguardare l’equilibrio della Laguna.
Un impegno dimostrato anche dal nostro piano di investimenti pluriennale che prevede interventi volti principalmente a migliorare le infrastrutture dotandole di servizi sempre più moderni. Il nostro impegno per incrementare l’arrivo di navi e passeggeri del segmento luxury farà segnare nel 2025 una crescita del 16% degli scali di navi di questo comparto, confermando la capacità di VTP e di tutto il sistema portuale di contribuire al cambiamento del paradigma crocieristico creando così ulteriore valore aggiunto per tutto il tessuto economico-sociale regionale. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto che ci permette di gettare le basi per essere ancora più competitivi e attrattivi verso una selezionata platea di navi e passeggeri come Venezia merita».





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