Affordable Energy Action Plan: ideologia o un passo ulteriore verso l’Unione energetica europea?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Il 26 febbraio 2025, la Commissione Europea ha pubblicato il tanto atteso Affordable energy Action Plan, un documento strategico che mira a ridurre i costi energetici per cittadini e imprese, migliorare la resilienza del sistema energetico e promuovere l’adozione di energie rinnovabili. Questo piano rappresenta un passo cruciale verso la realizzazione di una vera Unione Energetica o ha ancora un approccio piuttosto ideologico? 

L’energia è il motore dell’economia europea, supporta la società e connette le comunità. Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha compiuto progressi significativi nella decarbonizzazione e nella diversificazione delle fonti energetiche, ma i costi elevati dell’energia continuano a rappresentare una sfida. Più di 40 milioni di europei sono colpiti dalla povertà energetica, e i prezzi dell’elettricità per le industrie sono quasi raddoppiati rispetto alla media del periodo 2014-2020. Questo scenario minaccia la competitività globale dell’UE e richiede un’azione urgente.

Indipendenza dell’Europa e implementazione del Piano 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

I costi energetici nell’UE sono influenzati da diversi fattori: costi di approvvigionamento, costi di rete, accise e tassazione. La dipendenza dai combustibili fossili importati causa volatilità dei prezzi e rende l’UE vulnerabile alle pressioni esterne. Nonostante una riduzione del 18% della domanda di gas naturale tra agosto 2022 e maggio 2024, l’UE rimane esposta alle fluttuazioni dei prezzi globali, con il 90% della domanda coperta dalle importazioni. Inoltre, inefficienze e mancanza di integrazione completa del sistema elettrico contribuiscono all’aumento delle bollette.

In definitiva i tre obiettivi principali del Plan si possono, quindi, riassumere in tre punti riguardanti: un mercato energetico pienamente integrato, supportato da una rete interconnessa e da un quadro normativo e di governance coerente; un sistema energetico decarbonizzato, basato su un’espansione significativa delle energie pulite e dell’elettrificazione, con l’efficienza energetica al centro ed infine un mercato del gas più trasparente e competitivo, che funzioni in modo efficiente, pur continuando gli sforzi di diversificazione e riduzione della domanda. 

Le otto azioni principali per un futuro, forse, più sicuro

Il piano d’azione propone otto misure principali per ridurre i costi energetici e costruire una vera Unione Energetica, tutto incentrato sulla gestione sicura e accessibile dell’energia per tutti i cittadini europei. 

Rendere le bollette elettriche più accessibili ha lo scopo di ridurre i costi di rete e le tasse sull’elettricità, incentivare l’uso di energia pulita e flessibile, e promuovere la concorrenza tra i fornitori di energia, tuttavia tale punto andrà affrontato considerando anche la necessità di non andare a sovraccaricare la rete; ridurre i tempi di autorizzazione per nuovi progetti energetici, ovvero accelerare le procedure di autorizzazione per progetti di energia rinnovabile e infrastrutture energetiche, semplificando i processi e migliorando la digitalizzazione; andare a migliorare i mercati del gas a livello europeo, garantendo un funzionamento ottimale dei mercati del gas, prevenendo abusi di mercato e promuovendo la trasparenza, che è quello che fu già richiesto con le direttive 72 e 73 del 2009, ma che forse con la guerra in Ucraina è un principio che si è andato ad indebolire; promuovere l’efficienza energetica, cercando di sostenere il mercato dei servizi di efficienza energetica e migliorare l’accesso ai prodotti energeticamente efficienti per tutti i clienti finali; completare l’unione energetica, forse il punto cruciale di tutto il Plan se non anche il più complesso, per provare ad avanzare verso un mercato unico dell’energia completamente integrato, migliorando l’interconnessione e la cooperazione tra gli Stati membri; altro punto fondamentale è quello di attrarre investimenti,  provando a mobilitare capitali privati per la transizione energetica e migliorare la governance dell’Unione Energetica; al punto precedente si aggancia la questione di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, provando a rafforzare la resilienza del sistema energetico dell’UE per prevenire crisi future; infine, proprio in vista di possibili crisi, prepararsi alla votalità dei prezzi, implementando schemi per ridurre la domanda di energia durante le ore di picco e migliorare l’accesso transfrontaliero all’elettricità.

In conclusione, l’Affordable Energy Action Plan rappresenta un passo cruciale verso un futuro energetico più sostenibile e accessibile per tutti i cittadini europei. Le misure proposte non solo mirano a ridurre i costi energetici a breve termine, ma anche a creare un sistema energetico più resiliente e meno dipendente dalle fonti fossili. Con l’incremento delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica al centro delle politiche, l’Europa può sperare in una maggiore sicurezza energetica e stabilità dei prezzi. Tuttavia, il piano è stato criticato per essere troppo ideologico, concentrandosi eccessivamente sull’elettrificazione e trascurando il ruolo potenziale del gas naturale e dei gas verdi. Non includere queste fonti energetiche potrebbe limitare la flessibilità del sistema energetico e imporre un phase-out del gas potrebbe non essere la soluzione più pragmatica per tutte le regioni europee. Questo piano non è solo una risposta alle sfide attuali, ma deve essere una visione strategica per un’energia più verde e inclusiva del medio-lungo periodo.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link