8 marzo, perché dal 1946 i pugliesi continuano a scegliere le mimose. Consigli su acquisti e conservazione –

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Cinque pugliesi su 10 (48%) che hanno deciso di fare un regalo per l’8 marzo hanno scelto le mimose che sono il simbolo della giornata perché dietro una fragilità apparente mostrano una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili, nonostante quest’anno a causa della siccità e delle temperature fuori della norma le mimose sono sbocciate con largo anticipo sin da dicembre e gennaio in Puglia. E’ quanto emerge da una rilevazione della Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica, in occasione del tradizionale appuntamento della festa della donna che ricorda la forza e il ruolo femminile nel mondo. Se quasi la metà dei pugliesi si indirizza sulle mimose, l’altra metà che sceglie di acquistare fiori per la festa della donna si orienta su ranuncoli gialli, primule e rose gialle

Quest’anno in Puglia la produzione della mimosa è stata fortemente condizionata da temperature elevate e siccità – denuncia Coldiretti Puglia – che hanno determinato la fioritura con due mesi di anticipo rispetto al tradizionale appuntamento dell’8 marzo, e tagli dei raccolti del 30% in media, con punte fino all’80% in alcuni areali della provincia di Lecce. Per la festa della donna i prezzi dei singoli ramoscelli variano dai 5 ai 10 euro mentre per i mazzi più grandi e decorati o per le piantine si arriva anche oltre i 20 euro. Gli orientamenti di acquisto delle mimose, ma anche di altri fiori nonostante il momento di difficoltà economica, confermano la forza celebrativa di una giornata che risale al 1908 quando un gruppo di operaie decise di scioperare per vedere riconosciuti i loro diritti, mentre è dal 1946 – spiega la Coldiretti regionale – che in Italia le mimose sono state scelte come il simbolo dell’8 marzo grazie anche alla loro capacità di fiorire in anticipo rispetto alla primavera astronomica. Oltre a essere il simbolo della presenza femminile nel mondo, dalla famiglia al lavoro, la mimosa esprime anche un importante valore ambientale perché – continua la Coldiretti Puglia – è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all’abbandono.

Il consiglio è quello di non fare acquisti di impulso, ma verificare e mettere a confronto i diversi prezzi. Per evitare di cadere nelle trappole del mercato e non alimentare l’abusivismo è meglio – ricorda la Coldiretti regionale– evitare venditori improvvisati e preferire l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori, ricordando che acquistando fiori italiani si sostengono le imprese, l’occupazione, il territorio. Le foglie di mimosa, caratterizzate da piccole foglioline verde chiaro, hanno una reazione particolare in caso di pericolo, come quando vengono toccate o la temperatura supera i 20 gradi, ritraendosi. Questo comportamento ha ispirato il suo nome scientifico “mimus”, derivante dal latino “attore mimico”. Per mantenere freschi i rametti di mimosa con i loro fiori gialli, Coldiretti consiglia di tagliare gli steli e immergerli per almeno due ore in acqua fresca acidulata con qualche goccia di limone. Infine, è importante collocare i rametti in un luogo fresco e ombreggiato, mantenendo l’ambiente umido, poiché la mimosa tende a perdere molta acqua attraverso la traspirazione. È fondamentale evitare che questa perdita di liquidi faccia appassire i fiori troppo velocemente, come avverte Coldiretti.

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